La palma, da simbolo a pianta vietata?
Il Dipartimento del territorio del canton Ticino mette in guarda sui pericoli che comporta, la politica pensa a soluzioni drastiche, ma i professionisti del settore del giardinaggio la difendono.
È da sempre il simbolo della cosiddetta Sonnenstube svizzera, ossia il “salotto soleggiato” elvetico, come viene chiamato il Ticino dal resto della Confederazione. Ora però la pianta che, nell’immaginario confederato, caratterizza il sud delle Alpi rischia di finire su una vera e propria lista nera.
Dopo aver già negli scorsi anni lanciato l’allarme in quanto neofita invasiva (ne avevamo parlato qui), il Dipartimento del territorio del canton Ticino torna a farsi sentire contro i pericoli delle palme per l’ambiente.
Diffusione celere e danno per i boschi
Benché denominata Tessinerpalme, in realtà “di ticinese questa palma ha ben poco poiché di origine asiatica e per di più invasiva”, scrivevano le autorità cantonali in un comunicato della scorsa estateCollegamento esterno.
“Introdotta oltre cent’anni fa quale pianta ornamentale, la stessa ha colonizzato il Ticino. I recenti studi scientifici ne svelano la strategia riproduttiva con la capacità di cambiare sesso, confermano il suo ruolo poco positivo per i boschi e altri ambienti preziosi del territorio cantonale e sondano la sensibilità dei cittadini”.
“Basta il buon senso”
Se da una parte la politica discute addirittura di un divieto della vendita, tra gli esperti del settore c’è anche chi le difende: basta gestirle nel modo corretto, afferma l’Associazione svizzera imprenditori giardinieri Jardin Suisse.
Nell’approfondimento del Quotidiano i dettagli e come occuparsene:
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