Blindati svizzeri esportati illegalmente in Ucraina
Blindati costruiti dall'azienda svizzera Mowag GmbH sono stati esportati da una società tedesca verso l'Ucraina, in violazione della dichiarazione sottoscritta con Berna.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Aveva fatto discutere nei mesi scorsi il presunto avvistamentoCollegamento esterno di un mezzo militare elvetico sul terreno di guerra in Ucraina, in flagrante violazione delle norme svizzere che vietano l’esportazione di materiale bellico in Paesi coinvolti in un conflitto. L’inchiesta ordinata da Berna ha chiarito i contorni di quest’incresciosa vicenda.
Il veicolo EAGLE I avvistato a fine marzo farebbe parte di un lotto di 36 mezzi blindati, prodotti dalla svizzera General Dynamics European Land System – Mowag GmbH, che sono stati esportati negli anni ’90 in Danimarca. 27 di questi mezzi militari sono stati poi consegnati nel 2013 a una società tedesca, con il consenso delle autorità elvetiche.
L’ex direttore della società in questione ne ha rilevato la proprietà cinque anni dopo e successivamente 11 dei 27 Eagle I sono finiti in Ucraina. In proposito Berlino ha rilasciato un’autorizzazione a seguito dell’avvenuta demilitarizzazione dei veicoli (rimozione della copertura blindata e dei finestrini).
L’ex direttore, benché si fosse impegnato altrimenti con Berna, ha ritenuto di non dover più coinvolgere la Confederazione visto che aveva ottenuto luce verde dal Ministero della difesa tedesco.
Di diverso avviso sono le autorità elvetiche che hanno sospeso ogni rapporto commerciale con l’imprenditore germanico “a causa dell’elevato rischio di riesportazione a un destinatario finale indesiderato”.
Dato che è stato un cittadino privato a commettere la violazione dell’accordo, le conseguenze riguarderanno solamente lui e non le autorità tedesche.
I contadini svizzeri tornano a chiedere redditi più dignitosi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli agricoltori svizzeri iniziano il nuovo anno con preoccupazione. Oggi hanno ribadito le rivendicazioni da loro espresse negli ultimi mesi: salari migliori e meno burocrazia.
Questo contenuto è stato pubblicato al
È aumentata anche nel 2024 - si tratta del sesto incremento consecutivo - l'affluenza sullo Jungfraujoch, luogo faro delle Alpi bernesi che ospita la stazione più alta d'Europa.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Tra il 30 dicembre e il 2 gennaio, la Guardia aerea svizzera di soccorso (Rega) è dovuto intervenire oltre 240 volte, il 30% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Dossier europeo, Ruth Dreifuss critica il “silenzio” del Governo
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ex consigliera federale socialista Ruth Dreifuss è critica nei confronti del Consiglio federale nel contesto del dossier europeo.
Swisscom accelera, l’acquisizione Vodafone Italia è già completata
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'acquisizione è stata completata il 31 dicembre 2024, in anticipo quindi sui tempi finora previsti, che indicavano il primo trimestre dell'anno appena cominciato.
Vetture elettriche nuove in calo nel 2024, è la prima volta da anni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per la prima volta dopo diversi anni a questa parte diminuisce la quota delle auto elettriche sull'insieme delle vetture nuove entrate in circolazione in Svizzera: nel 2024 si è attestata al 19,3%, a fronte del 20,9% del 2023.
Ferrovie svizzere al secondo posto dopo Trenitalia, ma in verità sono all’undicesimo
Questo contenuto è stato pubblicato al
All'inizio di dicembre è stato pubblicato lo studio di un'ONG specializzata nei trasporti che ha classificato le FFS seconde in Europa. Ma la scoperta di un errore di calcolo ha fatto uscire l'azienda elvetica dalla top ten.
Risolto il mistero di un’eruzione vulcanica del 1831
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un team di ricerca con partecipazione svizzera ha risolto l'enigma di una misteriosa eruzione, identificando il vulcano all'origine del fenomeno che ha raffreddato il pianeta e provocato carestie.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Con il nuovo anno, il capoluogo lombardo limita i diritti dei fumatori anche all'aperto, quando questi sono in presenza - in un raggio di dieci metri - di altre persone.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.