«La Svizzera ha bisogno di tutti»
E con "tutti", la Commissione federale della migrazione intende soprattutto gli stranieri di terza generazione che, pur essendo cittadini integrati, non possono partecipare alla vita politica del Paese.
Gli stranieri di età compresa tra i 25 e i 40 anni nati in Svizzera e i cui nonni hanno vissuto nella Confederazione dovrebbero affrettarsi a chiedere la cittadinanza, allo scopo di poterla ottenere con procedura agevolataCollegamento esterno.
Dal febbraio 2018, ricorda una nota odiernaCollegamento esterno della Commissione federale della migrazione (CFM), i giovani stranieri nati in Svizzera e i cui nonni hanno vissuto nella Confederazione possono presentare domandaCollegamento esterno – con procedura più celere – per ottenere il passaporto. Fino al 15 febbraio 2023 possono usufruirne anche gli stranieri tra i 25 e i 40 anni. “Perché, per plasmare il futuro della Svizzera, sono necessari la partecipazione e l’impegno politico di tutti, anche e soprattutto di coloro che pur non avendo il passaporto rossocrociato sono nati su suolo elvetico e sono da tempo integrati nella vita sociale e lavorativa del Paese”, scrive ancora la CFM.
Un quarto dei giovani senza diritti politici
Attualmente, un quarto degli adulti residenti in Svizzera non può partecipare alle decisioni politiche perché non possiede la cittadinanza elvetica: di questi, circa 350 mila sono stranieri nati in Svizzera e, di loro, approssimativamente 35 mila appartengono alla terza generazione, ossia sono nati nella Confederazione, si sentono membri a pieno titolo della società e sono integrati nella vita sociale e lavorativa.
Si parla di stranieri di terza generazioneCollegamento esterno in riferimento a quelle persone che, nate in Svizzera, si sentono membri a pieno titolo della società e sono integrate nella vita sociale e lavorativa elvetica. Sono cioè a tutti gli effetti persone del luogo, ma senza passaporto rossocrociato, il che limita i loro diritti politici. A livello federale, cantonale e nella maggior parte dei Comuni non hanno il diritto di voto, non possono essere eletti né tantomeno candidarsi per cariche politiche.
Secondo la CFM, questi cittadini rappresentano un potenziale per il Paese che viene sprecato. Lo storico Walter Leimgruber, presidente della Commissione, è persuaso del fatto che la Svizzera funzionerebbe meglio se anche queste persone partecipassero al discorso pubblico e avessero voce in capitolo sul piano decisionale.
Altri sviluppi
Il voto agli stranieri e la prova dell’integrazione
Dal 2018, gli stranieri della terza generazione possono avvalersi di una procedura agevolata per ottenere la cittadinanza svizzera. Questa possibilità è tuttavia vincolata a un limite d’età: gli interessati devono cioè presentare la domanda di naturalizzazione e la relativa documentazione prima di aver compiuto 25 anni. Fino al 15 febbraio 2023 sono tuttavia in vigore delle disposizioni transitorie, che consentono anche alle persone di più di 25 anni di passare per la procedura agevolata, sempre che al momento di presentare la domanda non abbiano ancora compiuto 40 anni.
Walter Leimgruber si augura che saranno in molti a cogliere questa opportunità nel tempo restante – meno di un anno – in cui le disposizioni transitorie saranno ancora in vigore. A suo parere, infatti, non c’è ombra di dubbio sul fatto che: «La Svizzera ha bisogno di tutti».
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