Lana, una tradizione tessile che vuol tornare a vivere sulle Alpi
Dalla tosatura allo scaffale: sei Paesi alpini cercano di riportare in vita la filiera della lana all'insegna di sostenibilità e innovazione.
Un allevatore e un’artigiana di Poschiavo e un imprenditore della Prettigovia: sono tre tessere importanti di un puzzle sempre più difficile comporre. Quello della filiera della lana. Solo nel canton Grigioni vengono infatti allevate 41’000 pecore. Bestie che un tempo rappresentavano una risorsa utile e preziosa. Oggi, invece, la lana da molte regioni alpine viene considerata un rifiuto speciale da smaltire.
Questi sono solo alcuni dei protagonisti del progetto interregionale AlptextylesCollegamento esterno nato per ridare vita in tutto l’Arco alpino alla filiera del tessile, ormai praticamente scomparsa. Lo scopo è quello di preservare le strutture ancora esistenti, metterle in rete e soprattutto ridare valore alla lana, partendo dagli allevatori di ovini. Un traguardo ambizioso per Alptextyles che intende coinvolgere il mondo della moda puntando sulla sostenibilità etica ed ambientale.
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