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Le Ferrovie privatizzano e i posti di lavoro rischiano di saltare

La stazione FFS di Berna.
Il progetto prevede la soppressione di 130-150 impieghi di collaboratori interinali. © Keystone / Alessandro Della Valle

Nei piani delle FFS c'è la privatizzazione del servizio di pulizia delle stazioni. Una decisione che mette a rischio fino a 150 posti di lavoro in tutta la Svizzera. Ma il sindacato del personale dei trasporti non ci sta.

Più di 4’000 da tutta la Svizzera, 1’300 solo dal Ticino. Sono le firme raccolte dal Sindacato del personale dei trasporti (SEV) per far pressione sui vertici delle FFS. L’obiettivo è far desistere l’azienda dall’intenzione di privatizzare i servizi di pulizia delle stazioni con un traffico viaggiatori basso e medio.

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Il pacchetto contenente la petizione è stato spedito oggi da Bellinzona, di fronte al rifiuto del direttore generale dell’ex regia federale Vincent Ducrot di riceverlo di persona, ha precisato in una nota il sindacato. Il luogo non è stato scelto a caso, poiché la privatizzazione dei servizi di pulizia delle piccole e medie stazioni interesserà in particolare le regioni periferiche, aggiunge il SEV. FFS Immobili auspica infatti che solo le stazioni maggiormente frequentate vengano pulite dal proprio personale.

“Tale progetto prevede la soppressione di 130-150 impieghi di collaboratori interinali. Le FFS dovrebbero invece assumerli in modo fisso, soprattutto perché lavorano da anni come precari. Anche se la riorganizzazione entrerà in vigore a metà del 2022, il personale non si sente adeguatamente protetto”, spiega il segretario sindacale del SEV Patrick Kummer, citato nel comunicato. “L’esternalizzazione dei servizi pubblici è inammissibile. La pulizia dell’insieme delle stazioni è un compito centrale delle FFS”, sottolinea dal canto suo la vicepresidente del SEV, Barbara Spalinger.

Caos in Ticino

La petizione è stata sostenuta in modo particolare in Ticino: “La rimozione della neve è stata privatizzata da anni, mentre in precedenza era un compito delle FFS”, spiega il segretario sindacale del SEV, il ticinese Angelo Stroppini. “Durante la prima nevicata, c’è stato un caos e le FFS hanno dovuto invitare i viaggiatori a prendere bus sostitutivi per andare in Leventina. Ciò ha lasciato tracce in seno al personale ticinese”.

Regioni indebolite

La privatizzazione dei servizi di pulizia nelle stazioni è problematica anche da un punto di vista politico, rileva ancora il SEV. È infatti in contrasto con diversi obiettivi del Consiglio federale. Stando al governo, le FFS dovrebbero tener conto delle preoccupazioni delle varie regioni. Ma se i servizi nelle stazioni meno frequentate saranno esternalizzate, ciò provocherà un indebolimento delle regioni, deplora il SEV.

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