Le lingue retoromanze sono “un’enorme ricchezza da valorizzare”
La Svizzera ha scelto Milano per dare il via alla quarta edizione della settimana internazionale della lingua romancia. Il consigliere federale Ignazio Cassis spiega il perché.
tvsvizzera.it: Come mai un lancio della settimana della lingua romancia a Milano?
Ignazio Cassis: La Emna rumantscha nasce a Zuoz 4 anni fa durante i festeggiamenti del centenario della Lia rumantscha, l’organizzazione che ne promuove la lingua. Insieme ai membri del Canton Grigioni ci siamo detti che bisognava creare una settimana della lingua romancia. E loro si sarebbero occupati di fare il lavoro di diffusione sul territorio nazionale svizzero mentre io, non essendo il ministro degli interni ma quello degli esteri, avrei contribuito sul piano mondiale. E così nella settimana della lingua romancia nelle 170 rappresentanze della svizzera nel mondo cercheremo di spiegare che cosa è la lingua romancia sotto vari aspetti: musica, cucina, letteratura.
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Il romancio? L’unica lingua svizzera
Il coinvolgimento delle lingue italiane di confine come friulano e ladino in questa settimana della lingua romancia è un segnale che bisogna lavorare in sinergia con le altre lingue retoromanze per mantenerle vive?
Trentino Alto-Adige, Friuli-Venezia Giulia e Canton Grigioni son tutti territori intorno alle Alpi. Hanno una storia comune e da lì anche una lingua comune. Questa sera abbiamo sentito parlare 4 o 5 idiomi ladini tutti un po’ diversi in cui si sente una comune radice latina ma con della musicalità e declinazioni diverse. Questo ci fa capire che disponiamo di una enorme ricchezza da valorizzare perché è la nostra identità. Se non capiamo chi siamo non possiamo essere nessuno e quindi capendo da dove veniamo e quali lingue abbiamo parlato possiamo diventare qualcuno.
Il fatto di trovarci a Milano che è la metropoli che questa regione ha in comune e che deve integrare tante lingue di stranieri che esistono sul territorio della città, ci sembrava il luogo ideale per fare questa fusion. Per fondere queste esperienze diverse, farsi conoscere e chissà far nascere qualcosa a tutela di lingue che tendono a sparire perché sempre meno persone le parlano.
Cosa fa il Governo federale per implementare l’uso del romancio?
Nel 1938 il popolo svizzero ha voluto modificare la Costituzione iscrivendo la lingua romancia come quarta lingua nazionale. Da quel momento la lingua è istituzionalizzata e la confederazione mette dei fondi a disposizione, per esempio, per finanziare la Lia rumantscha, per finanziare i cantoni particolarmente toccati dalle lingue minoritarie come Ticino e Grigioni affinché possano con delle iniziative e attraverso apposite organizzazioni, promuovere questa lingua e far si che non cada in declino.
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Lingue parlate in svizzera
Innovazione, sostenibilità, lingue nazionali: una vetrina delle caratteristiche e delle eccellenze della Svizzera?
Direi di si e le abbiamo declinate su un tema che era quello della moda sostenibile perché proprio in questa settimana c’è a Milano la settimana della moda. Per cui perché non chiederci chi tra Svizzera e Italia fornisce che cosa nel mondo della moda? Questo ha arricchito un incontro che aveva in comune la comunanza linguistica.
Lei nel 2021 ha cominciato a studiare il romancio anche con un corso intensivo. A che punto sono i suoi studi?
Ancora in alto mare…dovrei avere più tempo per fare dei corsi approfonditi ma soprattutto per praticarlo. Dovrei trascorrere un periodo di tempo in una regione romancia ed essere costretto a parlarlo ogni giorno. Spero di farlo appena possibile.
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