Le regole per viaggiare tra Svizzera e Italia
Tempo di vacanze e di un ritorno alla quasi normalità, per quanto di normalità si possa parlare in una situazione di pandemia. Le valigie sono pronte, i documenti di viaggio anche. Ma… quali documenti di viaggio? Oltre al passaporto e i biglietti per il treno o l’aereo, bisogna ormai pensare ai vari certificati Covid.
L’UE ha approvato il pass sanitario elvetico: tutti i possessori possono muoversi liberamente nell’Unione. Si tratta di un codice QR, scaricabile sul proprio smartphone o stampabile, da presentare alle frontiere. Si elimina così la necessità di riempire formulari nei vari Paesi.
Se però non si è in possesso del pass – è il caso di chi non si è fatto vaccinare, di chi ha assunto solo una dose di vaccino, di chi negli ultimi sei mesi non ha avuto il Covid-19 (qualsiasi variante) o di chi non si è sottoposto a un test – gli spostamenti sono sottoposti a delle restrizioni. Vediamo quali.
Entrare in Svizzera dall’estero
Dopo mesi di restrizioni fatte di quarantene e tamponi obbligatori per i viaggiatori in entrata nella Confederazione, sono ormai pochi i Paesi sottoposti a regole severe.
Attualmente i viaggiatori in provenienza dall’Italia (in automobile, treno o autobus) possono entrare in Svizzera senza nessuna restrizione, che siano in possesso del Green Pass o no: è stato abolito infatti sia l’obbligo di farsi testare che quello di quarantena.
Se non siete in chiaro sul comportamento da adottare, la Confederazione ha creato un travelcheck interattivoCollegamento esterno: dopo aver risposto ad alcune domande sul vostro viaggio, capirete come muovervi, sia che veniate dall’Italia che da altri Stati.
Se invece entrate nella Confederazione in aereo da un Paese dove è diffusa una variante preoccupante del virus (attualmente si tratta di Regno Unito, India e Nepal) e non siete in possesso di un Green pass o non potete attestare di aver superato una malattia da Covid-19 negli ultimi sei mesi oppure ancora non siete completamente vaccinati (devono essere passati almeno 14 giorni dopo la seconda dose), dovete presentare il risultato negativo a un test PCR svolto nelle 72 ore precedenti al viaggio e vi dovete sottoporre a una quarantena di 10 giorniCollegamento esterno. Se non si ha la possibilità di effettuare un test prima di imbarcarsi per il viaggio, anche in questo caso esiste un formulario da compilare: lo potete trovare qui in italianoCollegamento esterno oppure qui in ingleseCollegamento esterno.
Queste regole valgono per ogni persona che ha compito i 16 anni. Per i più giovani, invece, l’entrata è esente da limitazioni.
Che arriviate o no da uno dei Paesi a rischio, in caso di viaggio in aereo – anche se si tratta solo di una sosta in territorio elvetico per poi recarvi altrove – dovete compilare un formulario (che potete trovare su questa paginaCollegamento esterno).
L’entrata nel Paese con altri mezzi di trasporto (bus, treno, auto privata) non necessita di nessuna precauzione particolare, come nemmeno l’entrata per chi possiede un passaporto rossocrociato.
Queste e altre informazioni possono essere consultate sulla pagina del Dipartimento federale della sanitàCollegamento esterno.
Entrare in Italia dalla Svizzera
Come detto, è stato autorizzato in UE (già accettato in Italia) il pass sanitario elvetico e i possessori si possono muovere liberamente (ma sono comunque tenuti a compilare il Passenger Locator FormCollegamento esterno). Se per chi è vaccinato non ci sono restrizioni, per i non vaccinati a cambiare sono i tempi: se la Svizzera accetta un risultato PCR negativo effettuato al massimo 72 ore prima del viaggio, in Italia il tampone (PCR o rapido) non dev’essere più vecchio di 48 ore.
Nessun test è richiesto invece a chi transita in Italia con un mezzo privato per una durata massima di 36 ore o a chi vi si trova per non più di cinque giorni (120 ore) per comprovate esigenze di lavoro, salute o assoluta urgenza. Queste persone devono comunque compilare l’autocertificazione in versione cartaceaCollegamento esterno (anche in tedescoCollegamento esterno) oppure digitaleCollegamento esterno.
Un’altra opzione per entrare in territorio italiano è quella di farlo con un volo Covid-testedCollegamento esterno: si tratta di voli autorizzati dal Ministero della salute i cui passeggeri sono tenuti a presentare un risultato negativo al test (molecolare o antigenico) non più vecchio di 48 ore.
Inoltre, come per la Svizzera, anche in Italia i viaggi in aereo sono sottoposti a un regime speciale: chiunque arrivi in territorio italiano per via aerea deve compilare il Passenger Locator FormCollegamento esterno.
Queste e altre informazioni possono essere consultate sul sito del Ministero italiano della saluteCollegamento esterno.
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