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Le sanzioni svizzere colpiscono gli oligarchi vicini a Putin

Uno striscione di protesta con la scritta Congeliamo le risorse russe.
Uno striscione di protesta con la scritta "Congeliamo le risorse russe". Keystone / Manuel Lopez

Le sanzioni decise ieri dal Consiglio federale a danno di Mosca colpiscono anche i facoltosi cittadini russi con cospicui depositi in Svizzera. Ecco chi potrebbero essere.

Le pene decise dall’Unione europea contro la Russia a seguito dell’attacco armato in Ucraina – cui la Confederazione ha deciso di allinearsi – colpiscono anche gli oligarchi vicini al presidente Vladimir Putin. Cinque tra i magnati russi con una posizione di potere non possono più entrare in Svizzera. Lo ha reso noto il Consiglio federale pur non rivelando per ora l’identità di queste persone. 

Più in generale, da tempo la Svizzera ha aperto le porte agli oligarchi, che beneficiano – assieme alle loro aziende – di agevolazioni fiscali. Vediamo chi sono i principali nel servizio. Ecco di chi si potrebbe trattare nel servizio del TG:

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Intanto, a Ginevra il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, ha parlato prima alla conferenza sul disarmo e successivamente al Consiglio dei Diritti umani inviando un video con un suo intervento. Un video che molti hanno deciso di boicottare:

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