Importante riconoscimento per la “Casa dei traduttori”
L'Ufficio federale della cultura ha conferito venerdì i più alti riconoscimenti letterari elvetici. Accanto al Gran Premio svizzero della letteratura conferito a Zsuzsanna Gahse, un premio speciale è andato anche alla Casa dei traduttori Looren di Wernetshausen, nel canton Zurigo, che accoglie traduttori da tutte le parti del mondo per soggiorni di varia durata. La visitiamo in questo servizio della Radiotelevisione svizzera.
“Un luogo straordinario diventato fondamentale per le traduttrici e i traduttori letterari provenienti da qualsiasi punto cardinale. Vi possono trovare un ambiente stimolante per formarsi, documentarsi, tessere legami e, ovviamente, per scrivere. La Casa dei traduttori è così al contempo un luogo di creazione e d’incontri che offre alle traduttrici e ai traduttori una cornice impareggiabile per sperimentare, pensare e rinnovare la propria pratica”.
Così è stata giustificata l’assegnazione del Premio speciale mediazione 2019 alla Casa dei traduttori LoorenCollegamento esterno, a Wernetshausen nel canton Zurigo, riconoscimento che condivide con il Centre de traduction littéraire di Losanna.
Il Premio speciale di mediazione viene assegnato ogni due anni in alternanza con il premio speciale di traduzione, distingue l’impegno eccezionale a favore della letteratura svizzera e della sua divulgazione.
Viene consegnato in contemporanea con il Gran premio svizzero della letteraturaCollegamento esterno, andato questanno a Zsuzsanna Gahse “per l’originalità della sua opera tra poesia e prosa”.
Tra i sette laureati dei premi svizzeri di letteratura (riconoscimento di 25’000 franchi per un’opera pubblicata nei 12 mesi precedenti) si trovano anche due libri in italiano: “La chiave nel latte” di Alexandre Hmine e “Gli anni di Nettuno sulla terra”, di Anna Ruchat.
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