Gli aerei della Darwin restano a terra
L’Ufficio federale dell’aviazione civile ha ritirato con effetto immediato l’autorizzazione d’esercizio alla compagnia che opera dall’aeroporto di Lugano-Agno. Recentemente la Darwin aveva reintrodotto il collegamento con Roma.
L’annuncio dell’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC) è avvenuto martedì mattina con un laconico tweet, cui ha fatto seguito nel pomeriggio un comunicato stampaCollegamento esterno.
L’UFAC ha ritirato con effetto immediato l’autorizzazione d’esercizio a Darwin (Adria Airways Switzerland) per ragioni economiche. Darwin non può più effettuare voli di linea commerciali.
— BAZL-OFAC-UFAC (@bazlCH) November 28, 2017Collegamento esterno
I voli da e per lo scalo di Agno operati dalla compagnia sono così stati cancellati e lo saranno fino a quando l’aviolinea non riuscirà a fornire garanzie finanziarie sufficienti.
Fondata nel 2003, la compagnia era stata acquisita lo scorso luglio dalla slovena Adria Airways. Intervistato dalla Radiotelevisione svizzera, il direttore dell’aeroporto di Lugano Maurizio Merlo, che fino a luglio era stato amministratore delegato della Darwin, ha dichiarato di “aver lasciato una compagnia sana, ben strutturata, con una liquidità; in quattro mesi non so cosa possono aver fatto”.
L’UFAC è intervenuto dopo che lunedì la Darwin aveva presentato una domanda di moratoria concordataria. La società aveva indicato di essere confrontata con diversi fattori di mercato sfavorevoli, in particolare la perdita di contratti con Alitalia (in regime di amministrazione straordinaria da maggio) e “l’insolvenza inattesa” di Air Berlin in agosto. La ricerca di nuove fonti di entrate è stata infruttuosa, aveva ancora precisato la compagnia aerea regionale, che a metà ottobre aveva annunciato un piano di ristrutturazione, comportante la soppressione di una quindicina di posti.
Difficoltà erano già sorte in passato, come rileva il portavoce dell’UFAC:
Una settimana fa, la società aveva inoltre comunicato di volere cessare le sue operazioni da Lugano a partire da gennaio 2018. Per poter proseguire sarebbe stato necessario un investimento di oltre un milione di franchi.
In settembre la Darwin aveva per contro reintrodotto – dopo un’assenza di quattro anni – due voli settimanali tra lo scalo luganese e Roma-Fiumicino.
Le difficoltà della compagnia si ripercuoteranno inevitabilmente sullo scalo di Agno. Lugano Airport ha indicato in un comunicato che l’operatività dell’aeroporto e, in particolare, del volo Lugano-Zurigo operato dalla Swiss, non è “assolutamente compromessa”.
Tuttavia si dovranno cercare alternative per assicurare il collegamento tra Lugano e Ginevra, garantito finora proprio dalla Darwin. II voli potrebbero essere ripresi da Swiss o dall’altra compagnia che opera anche a Lugano, Sykwork. Assieme a Zurigo, Ginevra è infatti una destinazione con un buon numero di passeggeri, come rilevano il consigliere nazionale ticinese e l’esperto di aviazione Thomas Jäger:
Proprio qualche giorno fa, il settimanale di approfondimento della Radiotelevisione svizzera aveva dedicato una puntata al futuro dello scalo luganese, che potete riscoprire qui:
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