Lo spreco che si combatte in cucina
Food waste, gravità del fenomeno e incidenza delle abitudini domestiche: il ruolo dei consumatori e le riflessioni di un esperto.
Lo spreco alimentare, a livello planetario, è all’origine della perdita ogni anno di quasi un miliardo di tonnellate di cibo. E a determinarlo, come evidenziano anche le più recenti stime, sono soprattutto errate abitudini domestiche.
In Svizzera il cibo buttato via ogni anno dalle economie domestiche viene ormai quantificato in ben 100 chili per ogni abitante. Si sono così intensificate, negli ultimi anni, proposte e iniziative volte a sensibilizzare i consumatori sulla gravità del fenomeno.
Per combattere il food waste si impongono senz’altro compere più razionali e una pianificazione più oculata di ciò che si cucina. Ma una risorsa importante è data proprio dagli avanzi, che possono essere valorizzati in una sorprendente varietà di nuove combinazioni alimentari, annullando così alla radice ogni margine di spreco.
Il tutto, nel segno di una creatività che la tradizione aveva insegnato e che va veramente recuperata. Come sottolinea Michael Gibbert, docente all’USI e specialista di dinamiche di consumo.
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