Alla Sorbona mezzo secolo dopo
La Sorbona è stato l'emblema della rivolta studentesca del '68. Esattamente il 3 maggio di quell'anno lo storico edificio della rive gauche nel Quartiere Latino fu teatro di scontri tra universitari di sinistra e le forze dell'ordine, intervenute per evacuare il cortile occupato dai manifestanti.
Fu la scintilla, dopo il breve prologo di Nanterre, che diede il via a una vera e propria valanga. Dieci giorni dopo fu proclamato nel paese lo sciopero generale e agli studenti si unirono i lavoratori. Ma la protesta si diffuse rapidamente anche ad altri paesi e ad altri continenti, coinvolgendo vasti strati della popolazione.
La contestazione politica investì le fondamenta della società occidentale, conservatrice, autoritaria e ripiegata su sé stessa dopo gli sconquassi della Seconda guerra mondiale, che era terminata solo due decenni prima.
Alla fine più che una rivoluzione politica si trattò di una rivoluzione dei costumi e dei rapporti interpersonali che contribuì a svecchiare la società e a porre fine ad alcuni pregiudizi ormai superati.
Il TG è tornato mezzo secolo dopo sui luoghi simbolo di quella vicenda e ha incontrato alcuni dei protagonisti di allora.
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