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Turchi spiati da Ankara, indagine federale

Vi sono sospetti fondati che sul territorio della Svizzera siano stati commessi atti di spionaggio politico all’interno della comunità turca.

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Quella che finora era una semplice illazione ha oggi trovato conferma dalla Procura federale, che ha ricevuto l’autorizzazione dal governo a condurre indagini in proposito. E l’argomento è stato sollevato dal ministro degli Esteri Didier Burkhalter nell’incontro di ieri con il suo omologo turco Mevlüt Ciavusciolu, cui ha fatto presente in modo esplicito che le attività di polizia e spionaggio di un paese estero nella Confederazione sono proibite.

L’ambasciata turca a Berna, secondo quanto riporta un documento reso noto dai Verdi, ha informato Ankara sulla presenza di oppositori gülenisti in Svizzera. Inoltre i partecipanti a diversi incontri sgraditi al regime, come quelli organizzati recentemente a Zurigo sul genocidio armeno o sulla repressione della stampa libera, sono stati fotografati da personaggi ignoti e questi inquietanti episodi non sono evidentemente sfuggiti alle autorità federali.

Intanto domani, in vista del referendum costituzionale del 16 aprile, gli oppositori turchi manifesteranno sulla Piazza federale a Berna e la tensione con Ankara, in aperta polemica in queste settimane con l’intera Unione europea, è destinata ad aumentare.   

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