Gli svizzeri continuano a preferire la moneta sonante
In barba ai progressi tecnologici, i contanti rimangono il mezzo di pagamento prediletto degli svizzeri. È quanto emerge da un sondaggio condotto dalla Banca nazionale svizzera (Bns).
In media nel portafoglio degli svizzeri vi sono 133 franchi, nonché due diverse carte, di credito e/o di debito.
I contanti vengono utilizzati soprattutto per il pagamento di piccoli e medi importi. È interessante notare però che anche per somme superiori a 1’000 franchi, il 35% delle transazioni avviene in contanti.
Il sondaggio (per maggiori dettagli clicca quiCollegamento esterno) è stato condotto lo scorso ottobre su 2’000 persone, che per una settimana hanno annotato tutte le transazioni effettuate.
Per le spese superiori ai 50 franchi, prevalgono le carte di debito mentre per gli acquisti sopra i 200 franchi quelle di credito.
Le carte di debito sono di gran lunga il mezzo di pagamento senza contanti più utilizzato: delle transazioni censite il 22% è stato eseguito con esse. La quota delle carte di credito si attesta al 5%.
Le persone di 15 anni e oltre domiciliate in Svizzera effettuano in media 1,6 pagamenti al giorno e l’importo unitario medio ammonta a 41 franchi. Il 70% delle transazioni rilevate è regolato in contanti. In termini di valore la quota ammonta invece al 45% della spesa complessiva.
La Bns rileva inoltre che le persone di più di 55 anni e quelle appartenenti a economie domestiche a basso reddito sono più propense a pagare in contanti. Le persone della fascia di età compresa fra 15 e 34 anni e quelle di economie domestiche ad alto reddito effettuano invece con maggiore frequenza pagamenti mediante carta. Come differenza regionale all’interno della Svizzera emerge inoltre una maggiore propensione all’uso del contante in Ticino
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