Migliaia di posti di lavoro vacanti in Ticino
Fra 5 anni, ci sarà una carenza di almeno 5’000 lavoratori. A rivelarlo è uno studio condotto dalla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.
L’espansione dell’economia e il contemporaneo ritiro in pensione di circa 24’000 lavoratori odierni, nei prossimi cinque anni potrebbero tradursi in una forte mancanza di manodopera in Ticino, malgrado l’arrivo sul mercato di circa 28’000 giovani in fin di formazione.
Le stime prudenti e quelle più realistiche
Le stime più prudenti – dato quanto visto negli ultimi anni e l’evoluzione della situazione mondiale – parlano di 5’000 impieghi che rischiano di restare vacanti. Quelle ritenute realistiche indicano 12’000. Ma potrebbero essere anche 18’000. E ciò a fronte di un numero totale di occupati che oggi di circa 235’000.
A sostenerlo è uno studio realizzato dalla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) per conto dell’Associazione industrie ticinesi (AITI). Gli scenari ipotizzati sono tre. Ma tutti partono dalla certezza che nei prossimi anni l’economia genererà numerosi nuovi posti di lavoro. Quanti? Tra 24’000 e 46’000, a dipendenza dello scenario che si verificherà.
L’espansione occupazionale non toccherà tutti i settori allo stesso modo. In alcuni ci saranno poca crescita e/o pochi pensionamenti con conseguente difficoltà nell’assorbire chi si è formato in ambiti come: gestione aziendale, diritto, ingegneria, attività manifatturiere, edilizia, scienze sociali, informazione e giornalismo. In altri, invece, la somma dei vari fattori assicurerà notevoli opportunità di impiego.
Non solo universitari
Non serviranno solo universitari. Anzi. Vi sarà scarsità di informatici e insegnanti (circa 600 in entrambi), ma soprattutto di personale dei servizi (circa 5’000) e di collaboratori non altamente specializzati (oltre 12’500). Si parla in particolare di: sanità, assistenza sociale, commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli nonché dei lavori che rientrano sotto le attività professionali, scientifiche e tecniche.
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