Modello 2G, l’hockey fa da apripista in Svizzera
Il mondo dell'hockey su ghiaccio si appresta ad inasprire le misure contro la pandemia, ben al di là di quanto deciso venerdì dal governo federale.
I vertici del Friburgo-Gottéron intendono infatti restringere l’accesso alle piste ai soli vaccinati e guariti, ad esclusione quindi dei titolari di un test negativo effettuato nelle ore precedenti allo svolgimento degli incontri.
Il Consiglio federale aveva preso in considerazione il cosiddetto modello 2G (“geimpft” e “genesen”: vaccinati e guariti) in vigore in Germania e Austria, consentendo ai responsabili delle manifestazioni aperte al pubblico di imporlo in alternativa all’obbligo di mascherina richiesto ai partecipanti. Ma si tratta pur sempre di un provvedimento lasciato alla disponibilità degli organizzatori.
L’iniziativa friburghese è stata subito accolta favorevolmente da diverse società e la Lega hockeystica si riunirà la prossima settimana per approfondire questa ipotesi.
Per il presidente dell’Hockey Club Fribourg-Gottéron Hubert Waeber gli spettatori vaccinati e guariti, oltre a non essere tenuti ad indossare la mascherina durante la partita, avrebbero il vantaggio di poter consumare bevande e alimenti preparati nei punti di ristorazione, anche se si trovano nei posti “in piedi” (circostanza preclusa con la regola 3G).
Da un sondaggio effettuato tra i tifosi locali è emerso che l’80-85% degli interpellati è favorevole a imporre la regola del 2G mentre il 15% è dell’opinione di tenere aperti i palazzetti anche alle persone che si sono solo testate.
“Lunedì ne parleremo col Cantone e martedì prenderemo la decisione definitiva”, ha detto alla Radiotelevisione svizzera Hubert Waeber: “Ne abbiamo parlato anche con altri club, alcuni sono chiaramente d’accordo, altri decideranno lunedì”.
Anche la Lega, come detto, intende discuterne a breve ma rischia di essere costretta ad inseguire le iniziative prese dai singoli club.
Naturalmente c’è chi ha voluto evidenziare possibili motivazioni di altra natura rispetto a quelle di tipo sanitario all’origine di questa proposta. Ma la società della città attraversata dalla Sarine respinge queste speculazioni, sottolineando la sostanziale neutralità dell’operazione. Il 3-4% in meno degli spettatori, sarà compensato a bilancio dall’incremento delle consumazioni da parte del pubblico, in particolare di quello con biglietti in piedi.
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