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Morto lo storico dell’arte Philippe Daverio

Philippe Daverio negli studi della RSI
Con l’immancabile farfallino colorato, così si presentava alla trasmissione della Rsi "Gioco del Mondo" Philippe Daverio nel giugno del 2017. tvsvizzera

Lo storico e critico dell’arte Philippe Daverio è morto nella notte tra martedì e mercoledì all’Istituto dei tumori di Milano. Docente e saggista, ex assessore alla Cultura del Comune di Milano, avrebbe compiuto 71 anni a ottobre. Era stato più volte ospite della Radiotelevisione svizzera (Rsi)

Nato a Mulhouse, in Alsazia, il 17 ottobre 1949 iniziò la carriera come mercante d’arte: quattro le gallerie d’arte moderna da lui inaugurate, di cui due a New York. Dal 1993 al 1997 è stato assessore alla Cultura del Comune di Milano, dove si è occupato soprattutto del restauro e del rilancio del Palazzo Reale e della ricostruzione del Padiglione d’Arte Contemporanea distrutto a seguito dell’esplosione della bomba mafiosa del 27 luglio 1993.

Opinionista di diverse testate italiane, consulente per la casa editrice Skira, Daverio si è sempre definito uno storico dell’arte. In questa veste lo scopre il pubblico televisivo di Rai3: nel 1999 in qualità di ‘inviato speciale’ della trasmissione “Art’è”, nel 2000 come conduttore di “Art.tù”, poi autore e conduttore di “Passepartout”, programma d’arte e cultura che ha avuto grande successo e notevole riconoscimento di critica e di pubblico.

Si è occupato inoltre di strategia ed organizzazione nei sistemi culturali pubblici e privati e svolge attività di docente: è stato incaricato di un corso di storia dell’arte all’Università Iulm di Milano e ha tenuto corsi di storia del design al Politecnico di Milano. 

Dal 2006 era professore ordinario di sociologia dei processi artistici alla Facoltà di Architettura (dipartimento Design) dell’Università degli Studi di Palermo. Nel 2008 era stato nominato direttore della rivista d’arte “Art e Dossier” della casa editrice Giunti. 

Daverio è autore di numerose pubblicazioni, tra cui figurano: “Il Museo Immaginato” (Rizzoli, 2011), “Il Secolo lungo della Modernità” (Rizzoli, 2012), “Guardar lontano veder vicino. Esercizi di curiosità e storia dell’arte” (Rizzoli, 2013).

Il servizio del Telegiornale:

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Ospite alla Rsi

Con l’immancabile farfallino colorato, così si presentava al “Gioco del Mondo” Philippe Daverio nel giugno del 2017 alla Radiotelevisione svizzera. Noto per essere un esperto d’arte, anche se in pochi sanno che la sua formazione è da economista, Daverio è cresciuto in un rigido collegio di stampo ottocentesco.

La sua simpaticissima verve è dunque tutta farina del suo sacco. Grazie ad essa è riuscito anche ad imporsi con originalità in televisione dove ha saputo portare, con le sue trasmissioni di successo, la cultura dai piani alti alla gente comune.

Ma Daverio va ben oltre il personaggio del piccolo schermo: erudito, autore di libri, editore, è stato anche assessore della cultura a Milano in anni difficili, quelli segnati dalle bombe della mafia. Un racconto che porterà l’ospite della Rsi a ricordare poi un “Ticino antico che sapeva di palme e minestrone”. Ecco la trasmissione:

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