I trucchi retorici della comunicazione politica
Vittima del coronavirus, la mostra personale “Mi piace Commenta Condividi, A Rhetorical Figure”, dell'artista ginevrino Marc Bauer aperta e metà febbraio è stata immediatamente chiusa. Allestita all'Istituto svizzero a Milano la mostra, che riflette sui trucchi retorici della comunicazione digitale, partendo dai messaggi via twitter di Salvini, riapre giovedì 4 giugno.
Aperta a metà febbraio e subito chiusa a causa della pandemia, l’Istituto svizzero di Milano ripropone il lavoro di Marc Bauer fino al 10 luglio.
L’occasione, ancora una volta, per conoscere l’opera dell’artista ginevrino, la cui riflessione parte dalla comunicazione via twitter di Matteo Salvini. Con le opere esposte a Milano, realizzate appositamente per la mostra, Marc Bauer attraverso gattini, pizza e nutella, cerca di cogliere il messaggio politico di Salvini.
La mostra è aperta fino al 10 luglio 2020. Giorni e orari temporanei: mercoledì e giovedì dalle 11 alle 17, sabato dalle 14 alle 18. Maggiori informazioni sul sito dell’Istituto svizzeroCollegamento esterno di Milano.
In fondo questo messaggio del leader leghista è semplice e ripetitivo, ricorda Bauer. “Salvini dice in breve che ama quello che amano gli italiani. Dunque mangia pane e Nutella a colazione. Ama la pizza. Con le immagini di rosari e madonne ricorda che gli italiani, e lui naturalmente, sono cattolici e amano la famiglia tradizionale”.
Ma i messaggi postati da Salvini sono tanti, tantissimi e nel flusso continuo spesso si perde di vista il messaggio politico. Spetta allora all’artista fermarsi, riflettere e mostrare il vero messaggio che sta dietro alla comunicazione digitale odierna. Spetta agli spettatori infine, guardando questi “post” decontestualizzati, interpretarli.
Con i messaggi Salvini però, sottolinea ancora Marc Bauer, vuole sottolineare cosa significhi essere italiani, escludendo tutti coloro che non possono sentirsi rappresentati dai valori tradizionali da lui enfatizzati.
Ma la mostra vuole anche fare un passo oltre, non restare legata unicamente al leader leghista. Marc Bauer illustra così come può funzionare la comunicazione digitale e il mercato dei ‘Mi piace’ e delle ‘Condivisioni’: in Italia e altrove, in un periodo in cui la politica mondiale viene talvolta gestita attraverso dei caratteri maiuscoli ‘aggressivi’ su Twitter in cui video di gatti e contenuti di incitamento all’odio possono diffondersi attraverso le medesime onde digitali.
Vediamo nel video seguente alcune opere in esposizione e l’intervista a Marc Bauer:
Questa di Marc Bauer a Milano è anche la prima mostra che è stata curata dalla nuova responsabile artistica dell’Istituto svizzero. Infatti dal inizio anno Gioia Dal Molin ha sostituito Samuel Gross.
Gioia Dal Molin, originaria di Zurigo, chiarisce da subito un concetto: quella in mostra a Milano non è un’esposizione su Salvini. Certamente inizia da Salvini e il suo modo di comunicare. Ma Marc Bauer, ricorda ancora Gioia Dal Molin, vuole riflettere sulla comunicazione digitale e l’estetica dei media. “Quello che mi interessa – aggiunge Dal Molin – è mostrare come l’arte abbia un forte legame con la società”.
Conosciamo meglio la nuova curatrice nel servizio che segue:
Marc Bauer, nato nel 1975 a Ginevra, vive e lavora a Berlino. Utilizza principalmente grafite e matita per i suoi lavori e quasi esclusivamente il bianco e nero (non a Milano dove ha utilizzato ampiamente il colore). Disegnando spesso a memoria, crea un mondo completo con personaggi di fantasia e narrazioni, inserendoli in una rappresentazione familiare.
I suoi lavori sono stati presentati sia in numerose mostre collettive, tra cui Drawing Room (personale) di Londra (2019), 21a Biennale di Sydney (2018), Centre Pompidou di Parigi (2017) e Migros Museum für Gegenwartskunst di Zurigo (2016), che in mostre personali, tra cui Kunstmuseum St. Gallen, Centre Culturel Suisse di Parigi e FRAC Auvergne, FRAC Alsace, FRAC Provence Alpes Côte d’Azur.
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