La mostra milanese “Picasso Metamorfosi” è già un record di visitatori in questi primi giorni di apertura. L'esposizione annovera oltre duecento opere, divise in sei sezioni, ed è dedicata al rapporto che il pittore spagnolo sviluppò, per tutta la sua lunga e prolifica carriera, con il mito e l’antichità.
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Claudio Moschin
Le opere dell’esposizione ”Picasso Metamorfosi” (a Milano, nelle sale di Palazzo Reale, in calendario fino al 17 febbraio 2019) sono accostate a quelle di arte antica che lo hanno ispirato e influenzato. Tutto ciò si vede, ad esempio, nelle sale dedicate al tema della mitologia del bacio, ad Arianna e il Minotauro, alla metamorfosi. “Picasso ha rivoluzionato l’arte occidentale, interpretando i modelli accademici del passato” ha commentato la curatrice della mostra Pascale Picard.
Il progetto, che fa tappa nel capoluogo lombardo, fa parte della rassegna europea triennale “Picasso-Mediterranée”, promossa dal Musée Picasso di Parigi. L’esposizione, va detto, è davvero unica, perché vanta prestiti dai più grandi musei internazionali ed italiani. Non è comunque la prima volta che Milano espone le opere del pittore spagnolo, basti ricordare le diverse mostre che nel corso degli anni la città ha dedicato all’artista. Celeberrima fu quella del 1953 in cui venne esposta Guernica nella Sala delle Cariatidi. Milano può, infatti vantare il primato di essere stata la prima e l’unica città in Italia ad aver esposto il gigantesco quadro denuncia del bombardamento, che devastò la città spagnola nel 1937.
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