“Ma che orecchie grandi che hai”. Questa volta non lo si dice al lupo, ma a un particolarissimo Babbo Natale [cfr. video] che, per la gioia dei bambini, ha anche una grande forza per trascinare i carretti pieni di regali e una lunga proboscide per distribuirli.
Ha invece forma umana il ‘Santa Claus’ siberiano, Chyskaan, il signore del freddo, che con il panciuto signore vestito di rosso ha in comune solo il mezzo di trasporto, la slitta trainata da renne, e un certo apprezzamento dei bordi di pelliccia. Chyskaan infatti non porta doni, lui porta il gelo. La leggenda vuole che emerga dall’Oceano artico e soffi il freddo sul mondo con il suo respiro.
Gelido alito che non è arrivato in Lituania, dove i portatori di doni invece che su ghiaccio o neve si spostano sull’acqua. E se questi Babbo Natale stanno ben attenti a non cadere, in acqua, molto più a sud i loro colleghi ci si tuffano. Certo, le temperature sono ben diverse. Così come le tradizioni.
Scesa la sera, le luci illuminano da sud a nord, dall’Australia fino agli Stati Uniti. Luminarie che consumano davvero troppo: la quantità di energia utilizzata da queste appariscenti decorazioni supera di gran lunga quella usata in un anno da Paesi come l’Etiopia o El Salvador.
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