‘Ndrangheta a Frauenfeld, altre nove assoluzioni
Nove presunti membri delle cellula di Frauenfeld (Turgovia) sono stati assolti in appello a Reggio Calabria "perché il fatto non sussiste".
Si tratta di uno dei procedimenti scaturiti dall’inchiesta Helvetia coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, che nel 2014 aveva rivelato l’esistenza di incontri della criminalità organizzata calabrese nel canton Turgovia, mettendo in luce le ramificazioni dell’organizzazione nella Confederazione.
In primo grado, il Tribunale di Locri aveva condannato nove persone a pene tra i 10 e i 13 anni di carcere. L’accusa per tutti era di aver fatto parte di un gruppo criminale legato al “Crimine di Polsi” e in contatto con la “società di Rosarno” e la “locale” di Fabrizia, paese di origine di gran parte degli imputati.
Rituali mafiosi
Le immagini dei rituali di ‘ndrangheta in una bocciofila di Frauenfeld, in cui si vedevano 15 persone intorno a un tavolo a discutere di droga armi ed estorsioni, avevano fatto scalpore. Per gli inquirenti italiani, quella di Frauenfeld era una cellula mafiosa a tutti gli effetti e in primo grado questa tesi era stata accolta dal Tribunale di Locri aveva inflitto una serie di condanne per associazione a delinquere di stampo mafioso.
Il teorema però, nel 2019 è stato clamorosamente smontato da una sentenza della Corte di Cassazione. I giudici della prima sezione penale avevano infatti aveva assolto quelli che secondo l’accusa erano i due boss, Raffaele Albanese e Antonio Nesci stabilendo che quella di Frauenfeld non poteva essere definita mafia, dal momento che le riunioni non presupponevano metodi intimidatori o estorsivi tipici della criminalità organizzata.
Giudizi ribaltati
Una decisione – quella sulla cosiddetta “mafia silente” che – come era prevedibile – ha avuto effetti a cascata sugli altri processi. Oltre Albanese e Nesci, l’anno scorso, tre imputati nel processo Helvetia sono stati assolti, e oggi ne sono stati prosciolti altri nove. Contro le sentenze in Appello la procura può ancora fare ricorso, ma a 7 anni dalle indagini la vicenda di Frauenfeld appare drasticamente ridimensionata.
Le immagini del rituale mafioso svoltosi a Frauenfeld nel 2014.
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