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Nell’evacuazione del Palazzo federale ci si è dimenticati di qualcuno

Palazzo federale.
L'allarme bomba a Berna è stato lanciato martedì. Keystone

Nel corso dell'allarme bomba lanciato martedì a Berna e dell'operazione di sicurezza che ne è seguita, la presidente della Camera alta Brigitte Häberli-Koller è rimasta nel suo ufficio poiché non era stato fatto suonare l'allarme.

Dopo l’evacuazione del Palazzo federale messa in atto martedì, a causa del fermo di un uomo che aveva un “comportamento sospetto”, il capo della sicurezza del Parlamento Andreas Wortmann ammette di aver commesso diversi errori durante l’operazione. Tra questi, l’omissione della Presidente del Consiglio degli Stati.

“Questo è stato sicuramente l’errore più grande che devo rimproverarmi”, afferma.

Häberli-Koller
Brigitte Häberli-Koller. © Keystone / Alessandro Della Valle

La “senatrice” turgoviese Brigitte Häberli-Koller (Centro) stava lavorando nel suo ufficio mentre il resto dell’edificio veniva evacuato. Nel trambusto, è stata dimenticata, ha ammesso Wortmann oggi nelle testate del gruppo svizzero-tedesco CH Media.

Sul momento la donna non si è preoccupata, poiché nel suo ufficio non è suonato alcun allarme, dato che la squadra di sicurezza, per evitare il panico, si era astenuta dal dare l’allarme in alcune parti del Palazzo federale. La questione sarà riesaminata, ha dichiarato il capo della sicurezza.

Intanto, ieri sera c’è stato un nuovo allarme, poi rivelatosi falso, il contributo del TG odierno:

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Wortmann ha affermato di comprendere le critiche mosse nei giorni scorsi da diversi parlamentari, che hanno dichiarato di non essersi sentiti al sicuro mentre si trovavano riuniti all’esterno. Ha tuttavia affermato che nessuno, a parte la polizia, si è mai trovato nell’area transennata.

Evacuazione “disordinata” ma “sicura”

Per quanto riguarda la lunga attesa per uscire dall’ala sud, il funzionario è categorico: “La nostra massima è stata: dobbiamo evacuare immediatamente il lato nord”. Se una bomba fosse esplosa sulla Piazza federale i membri del Parlamento sarebbero stati al sicuro, ha detto.

Anche se è ancora troppo presto per trarre lezioni concrete, “molte cose possono essere migliorate”, ha asserito il capo della sicurezza. Ad esempio, il concetto stesso di sicurezza avrebbe dovuto includere una persona di contatto per informare i parlamentari sulla procedura. A causa dell’evacuazione “immediata”, questo non è stato possibile, ha detto Wortmann.

“È stata un’evacuazione disordinata, ma le persone erano in sicurezza”, ha detto. La cosa più importante per lui è che lui e il suo team sono riusciti a evacuare le persone dai luoghi più pericolosi in pochi minuti.

Il servizio del TG della RSI andato in onda martedì:

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