Russia, Turchia e Iran hanno raggiunto ad Astana un’intesa per rendere operativa una tregua in Siria. Il memorandum sottoscritto in Kazakistan, che è già stato respinto però dalle milizie che si oppongono al regime di Bashar al-Assad, istituisce 4 zone cuscinetto dove verranno sospesi i combattimenti e i civili potranno far ritorno nelle loro case.
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tvsvizzera/spal con RSI (TG del 5.5.2017)
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Le aree di sicurezza si trovano nella provincia di Idlib, ad Homs e Damasco e lungo il confine con la Giordania dove milioni di persone sono assediate dalle forze lealiste. Molti restano però i punti critici dell’intesa di Astana.
I ribelli hanno infatti definito inaccettabile un cessate il fuoco che non comprenda tutto il territorio della Siria e rifiutano il ruolo dell’Iran e delle milizie ad esso legate come garanti della tregua.
In ogni caso il memorandum costituisce “un passo nella giusta direzione”, secondo l’inviato dell’ONU Staffan De Mistura che si trovava ad Astana in vista dei colloqui di pace che si terranno a Ginevra la prossima settimana.
Ma nell’intricato scacchiere siriano è difficile trovare soluzioni accettate da tutti, anche tra le stesse forze che dovrebbero trovarsi sullo stesso fronte, come nel caso di turchi e curdi, alleati degli USA, nei confronti dell’Isis.
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