Nove persone su dieci respirano aria troppo inquinata
Nel 2016 sette milioni di persone sono morte per colpa dell'atmosfera inquinata e il 90% della popolazione mondiale respira aria con livelli d'inquinamento superiori a quelli raccomandati. Lo affermano le ultime cifre diffuse mercoledì dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
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tvsvizzera.it/mar/ats con RSI (TG del 2.5.2018)
“L’inquinamento dell’aria ci minaccia tutti, ma a farne di più le spese sono i più poveri e i più marginalizzati”, ha sottolineato Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’Oms. “È inaccettabile – ha proseguito – che più di tre miliardi di persone nel mondo, la maggior parte donne e bambini, stiano ancora respirando fumi tossici ogni giorno a causa dell’uso di stufe a casa. Se non agiamo subito non raggiungeremo mai l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile”.
Le stime Collegamento esternosi basano sui dati di 4’300 città in 100 paesi diversi e tengono conto sia dell’inquinamento atmosferico (tassi di polveri sottili e ultrasottili) che di quello ‘casalingo’, causato dalle stufe a carbone o a legna.
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Secondo le cifre dell’Oms, l’aria inquinata è causa del 24% di tutte le morti per attacco cardiaco, del 25% degli ictus mortali, del 43% delle morti per malattie polmonari ostruttive e del 29% dei tumori al polmone.
Particolarmente colpiti il sud-est dell’Asia e il Pacifico Occidentale: su nove milioni di decessi nel mondo, più di due avvengono in queste regioni. Nella regione europea, se ne contano circa 500’000.
Non sorprende che ad avere l’aria peggiore siano le grandi città. Nelle metropoli a seconda del livello di inquinamento si perdono dai 2 ai 24 mesi di vita per colpa dello smog.
I risultati dell’Oms sono simili a quelli ottenuti e diffusi recentemente dalla Ong statunitense Health Effects InstituteCollegamento esterno. In quel caso la percentuale di popolazione che respira aria troppo inquinata era stimata al 95%, mentre i decessi a 6,1 milioni.
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