Da settembre in diversi comuni svizzeri si potranno effettuare pagamenti in contanti sull’uscio della propria abitazione. Lo ha comunicato oggi la Posta a Berna che sta ricalibrando la sua strategia in vista della controversa chiusura di 600 suoi uffici entro il 2020.
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tvsvizzera/spal con RSI (TG del 2.3.2017)
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Già oggi è possibile pagare con carte bancarie fatture e bollettini nelle agenzie collocate all’interno di esercizi commerciali. Tra qualche mese nelle località prive di ufficio postale, in particolare nelle zone periferiche, i clienti potranno versare l’importo dei loro addebiti fino a 10’000 franchi direttamente al postino. Il servizio è pensato soprattutto per le persone che non dispongono di carte di credito o che hanno problemi di mobilità, fanno sapere dal Gigante Giallo.
Ma vi sono anche altre novità all’orizzonte: funzionari postali si potranno recare direttamente, dietro compenso, presso le sedi di piccole e medie e imprese per ricevere gli invii da inoltrare a partner commerciali e clienti. E dove non è prevista la distribuzione mattutina, i giornali in abbonamento saranno consegnati entro mezzogiorno.
Non accenna comunque a placarsi la protesta di organizzazioni sindacali e autorità locali per l’annunciata chiusura di centinaia di uffici nel paese (lo stesso governo ticinese ha scritto all’ex regia federale per chiedere la revoca del provvedimento).
Da parte loro i sindacati sottolineano che le novità sono limitate alle località rurali e non miglioreranno il servizio nei centri urbani. Dubbi sono inoltre avanzati sulla formazione dei postini che si troveranno a gestire somme in contanti anche di un certo rilievo.
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