Nuove sanzioni di Berna contro la Russia
Il governo federale riprende le restrizioni decise a Bruxelles sul commercio di energia, prodotti siderurgici, beni di lusso e sui servizi finanziari.
In una riunione straordinaria il governo federale ha adottato venerdì nuove sanzioni Collegamento esternonei confronti della Russia che entrano in vigore nella stessa giornata.
I settori colpiti
Dopo la recente (16 marzo) estensione della lista delle persone vicine a Vladimir Putin colpite da restrizioni, la Confederazione proibisce l’esportazione di beni del settore energetico (compresa la fornitura dei relativi servizi), dei beni di lusso e di quelli per la navigazione marittima verso la Federazione Russa, così come l’importazione di prodotti siderurgici da quello stesso Stato.
Inoltre sono vietate le transazioni finanziarie con alcune imprese russe e altre attività e prestazioni creditizie (tra cui i servizi di rating).
In una nota il Consiglio federale, che una settimana fa (18 marzo) aveva deciso di allinearsi alle nuove misure restrittive di Bruxelles in materia, sottolinea di aver attuato “tutti i provvedimenti del quarto pacchetto di sanzioni dell’UE”.
Sono comunque previste alcune deroghe decise da Berna per agevolare le relazioni commerciali collegate con l’attività delle organizzazioni umanitarie che si occupano degli sfollati ucraini in fuga dalle bombe.
Sputnik e Russia Today non oscurati
Una seconda eccezione riguarda la diffusione di alcuni media russi, in particolare delle controverse testate Sputnik e Russia Today. Il governo infatti non darà seguito al bando decretato a inizio mese dall’UE. Pur essendo questi due media “strumenti di propaganda e disinformazione mirata utilizzati dalla Federazione Russa”, Berna ritiene più efficace “rispondere con i fatti a dichiarazioni fallaci e dannose, anziché vietarle”.
Interpellato in proposito, il ministro dell’Economia Guy Parmelin ha evidenziato come questa sia una “questione politica molto delicata”. Se da un lato Russia Today e Sputnik “diffondono bugie e disinformazione con l’obiettivo di fomentare l’insicurezza”, dall’altro bisogna evitare censure che, oltre ad essere facilmente aggirabili, rischiano di rendere queste due emittenti più attrattive.
In ogni caso i due principali provider elvetici Swisscom e Sunrise UPC avevano già deciso all’inizio di questo mese di sospendere fino a nuovo ordine la trasmissione del canale statale russo RT (mentre Sputnik non è contemplato nei vari pacchetti offerti).
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.