L'esercito svizzero si doterà di un'organizzazione militare di "Cyber Defence". I mezzi disponibili attuali non sono infatti sufficienti per poter affrontare in modo adeguato le minacce in questo settore.
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Grazie a una mozione in Parlamento, accolta, l’esercito si doterà di un vero e proprio comando militare formato da 100-150 specialisti informatici e cyberprofessionisti. Questi potranno avvalersi di cybertruppe di milizia composte di 400-660 militari.
I parlamentari hanno poi preferito il termine “organizzazione”, anziché “comando”, affinché l’esercito possa disporre di un margine di manovra e non sia già definito il tipo di unità organizzativa.
Eliminato anche il termine “cyberbattaglione”, poiché si potrebbe erroneamente credere che comprenda formazioni autonome. È invece previsto un impiego combinato di specialisti informatici dell’Amministrazione militare e di militari di milizia e non un impiego autonomo di compagnie o battaglioni.
Le reclute che dimostreranno di avere talento in questo settore potranno ricevere già durante la scuola reclute una cyberformazione prima di essere attribuite a una cyberunità.
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