Con Giruno sotto le Alpi a 250 km all’ora
Treni più veloci, più capienti e accessibili ai disabili sulla linea del Gottardo dopo la rivoluzione AlpTransit. Alle officine del costruttore Stadler Rail a Bussnang (Canton Turgovia) è stato presentato oggi il convoglio Giruno, di cui le Ferrovie federali hanno ordinato 29 esemplari per un valore di 980 milioni di franchi (900 milioni di euro) che entreranno in servizio lungo l’asse nord-sud tra Milano, Zurigo e Basilea (e successivamente Francoforte) alla fine del 2019.
Il treno elvetico a doppia trazione potrà raggiungere i 250 km/h sulla linea sotto le Alpi, divenuta pianeggiante con la recente apertura della nuova galleria di base, è lungo 400 metri e dotato di 810 posti a sedere, vale a dire il 40% in più delle attuali composizioni su quella tratta.
I pianali ribassati agevoleranno l’accesso alle persone disabili e gli spaziosi bagni saranno divisi per sesso. Del resto il comfort era una delle caratteristiche principali su cui ha insistito il committente federale. Per questo motivo a bordo sono previste “zone del silenzio”, per le famiglie e viaggiatori d’affari e tutti i posti sono dotati di presa elettrica.
Non da ultimo su Giruno (in romancio “poiana”) sarà possibile connettersi alla rete wi-fi cui gli utenti ormai non riescono più a rinunciare neppure in viaggio.
Ultimo costruttore svizzero
Fondata nel 1942, l’azienda Stadler Rail celebra quest’anno il 75esimo anniversario. Ultimo costruttore svizzero di materiale ferroviario e concorrente dei giganti del settore come Siemens, Alstom o Bombardier, il gruppo ha conosciuto un inizio di vita modesto. Ma da 20 anni la società registra una forte crescita.
Qualche cifra basta a testimoniare lo sviluppo folgorante del gruppo, che dal 1965 ha sede a Bussnang. Nel 1989 la società contava 18 impiegati e un fatturato di 4,5 milioni di franchi. Nel 2015 i collaboratori erano 7’000, di cui 3’000 in Svizzera, e il fatturato aveva raggiunto l’1,7 miliardi di franchi.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.