Sono già centinaia i militari britannici dispiegati in queste ore a protezione di obiettivi sensibili nell’ambito dell’operazione Tempora, annunciata venerdì dalla premier Theresa May dopo l’attentato alla metropolitana di Londra e parallelamente all’innalzamento del livello di allerta nazionale a “critico”, che presuppone minacce d’altri attacchi imminenti.
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Sono state così alleggerite le incombenze della polizia per dirottare un migliaio d’agenti nella caccia all’uomo di chi è sospettato di aver piazzato l’ordigno sul treno. Stando ai media, centinaia di poliziotti sono stati destinati a setacciare fotogramma per fotogramma le immagini delle telecamere a circuito chiuso disseminate nelle stazioni della metropolitana londinese, per tracciare i movimenti di almeno un individuo sospetto che pare sia stato identificato fin da ieri.
Scotland Yard non ha peraltro precisato se la caccia all’uomo riguardi una o più persone, mentre la rivendicazione del sedicente Stato islamico (Isis) rilanciata in serata dal SITE Institute (una società statunitense con sede a Bethesda, in Maryland, che si occupa di monitorare le attività on line dei jihadisti) fa riferimento alla presunta azione di “un distaccamento”, come a lasciar immaginare una rete di complici dietro l’attentato. Attentato andato a segno solo parzialmente e che in totale ha provocato 29 feriti non gravi.
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