Trump dà il via libera alla pipeline nel Nord Dakota
L'amministrazione Trump è pronta a dare il permesso finale necessario per completare il Dakota Access Pipeline, l'oleodotto contestato dai nativi Sioux. Crescono le proteste in tutti gli Stati Uniti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/fra con RSI
Contenuto esterno
Un’opera che era stata fermata da Barack Obama e che Donald Trump vuole far ripartire come stabilito in uno dei primi decreti firmati dal neo presidente americano. Il via libera alla ripresa dei lavori è stato annunciato dal vicesegretario all’esercito Paul Cramer, grazie alla rimozione di quegli ostacoli burocratici che finora hanno fermato il progetto.
Il progetto di 3,8 miliardi di dollari, trasporterà petrolio dal Nord Dakota all’Illinois
In particolare verrà garantita alla Energy Transfer Partners una servitù di 30 anni sotto il lago Oahe, in North Dakota. Per settimane i nativi sono stati sul piede di guerra denunciando i rischi di inquinamento delle falde acquifere e dei terreni attraversati dall’oleodotto.
Proteste in tutti gli USA
Migliaia di persone in tutti gli Stati Uniti manifestano contro l’oleodotto, al quale l’amministrazione Trump ha concesso l’ultimo permesso necessario per completare l’opera. Il progetto, dal valore di 3,8 miliardi di dollari, trasporterà petrolio dal Nord Dakota all’Illinois. Un piccolo gruppo di manifestanti si è radunato davanti alla Casa Bianca per far sentire la sua voce. A San Francisco alcuni manifestanti sono stati arrestati per aver bloccato l’accesso pubblico a un edificio federale. Manifestazioni si sono avute anche a Chicago e New York.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Per una volta vincono gli indiani
Questo contenuto è stato pubblicato al
Negli Stati Uniti le resistenze degli Indiani Sioux e degli ambientalisti contro il progetto di un oleodotto che attraversa il Nord Dakota hanno avuto la meglio. Dopo mesi di proteste, le autorità hanno infatti deciso di valutare un percorso alternativo che non violi alcuni siti considerati sacri dai nativi americani. Una protesta durata otto mesi,…
Questo contenuto è stato pubblicato al
In North Dakota continua da otto mesi la protesta dei nativi americani contro l’oleodotto in costrizione che passerà dalla riserva indiana di Standing Rock Sioux. La pipeline è ritenuta importante per l’approvvigionamento energetico degli Stati Uniti ma viene contestata perché lambisce una zona sacra dove gli indiani seppelliscono da secoli i loro defunti. Inoltre i…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Stati Uniti, South Dakota. In questo piccolo stato americano che negli ultimi tempi è finito nel mirino dei media per la sua industria dei trust. Con fondi fiduciari che attirano sempre più clienti dai paesi – come la Svizzera – che hanno adottato rigorosi standard di trasparenza finanziaria. Tanto che molti ormai parlano degli Stati…
Questo contenuto è stato pubblicato al
In California le squadre di soccorso lavorano senza sosta per contenere la marea nera che minaccia le coste nei pressi di Santa Barbara, dove è stato decretato lo stato d’emergenza. In seguito alla rottura di un oleodotto, nelle acque del pacifico si sono riversati migliaia di litri di petrolio. Le cifre ufficiali dicono 80mila, ma…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.