Il padiglione del Sultanato dell’Oman è posizionato di fronte all’entrata est ed è tra i più appariscenti dell’intera esposizione. E’ suddiviso in quattro spazi che rappresentano l’acqua, le oasi, il mare e le tradizioni. Accoglie il visitatore con una scalinata tra la cascata che rappresenta il sistema di irrigazione locale e una sfarzosa fontana che, coi suoi meccanismi, sembra uscita da un parco divertimenti.
Castelli nel deserto
Le musiche tradizionali e il rivestimento di ghiaia sottile rimandano subito ai panorami desertici, coerenti con l’architettura locale ben espressa dal padiglione. I cannocchiali permettono ai visitatori di ammirare il panorama orientale dell’esposizione.
Dal terrazzo, l’ingresso nella costruzione cala nel mondo delle risorse del sultanato che mette in mostra la propria agricoltura, con le coltivazioni destinate alla popolazione locale e all’esportazione. Una piccola esposizione alimentare presenta il miele delle oasi, le nocciole e le palme da dattero. Vele bianche raccontano il sistema omanita di ricavare acqua dolce dalle nebbie.
L’affaccio sul mare
Nella terza sezione, dedicata al mare, i visitatori sono chiamati ad osservare la ricchezza degli ambienti e le tecniche di pesca tradizionali. Un acquario virtuale catalizza l’attenzione di questa sezione del percorso.
L’ultimo spazio presenta l’autentica e amichevole ospitalità omanita, in un’area all’aperto che sembra la corte del castello attraversata da un ponte e una fontana. I tavoli in legno e l’atmosfera abbastanza quieta defilata dal caos di Expo, rendono questa piazzetta un ottimo posto per il rito del caffè, piuttosto che non la condivisione di piatti della cucina tradizionale.
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