Si profilano periodi intensi per i diplomatici svizzeri all'ONU nei prossimi due anni. La Confederazione è infatti chiamata a presiedere il Consiglio di Sicurezza nel prossimo maggio e nell'ottobre del 2024.
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tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
L’ambasciatrice elvetica alle Nazioni Unite Pascale Baeriswyl ha osservato in conferenza stampa a New York che saranno “periodi carichi”, precisando che è nel prossimo anno è previsto l’arrivo al Palazzo di vetro dei consiglieri federali Alain Berset e Ignazio Cassis. La visita dei due ministri elvetici, attesi per maggio, coinciderà con una fase delicata, ha precisato sempre la diplomatica svizzera, non solo per l’evoluzione del conflitto in Ucraina.
Neutralità e sanzioni
In questo contesto Pascale Baeriswyl non nasconde il timore che la Svizzera possa essere attaccata riguardo alla questione della neutralità. In proposito Berna ritiene, sulla scorta di approfondimenti, che questo mandato sia compatibile con la sua politica. In particolare in merito alle sanzioni contro Mosca da mesi viene spiegata la differenza tra il diritto, che impone di non autorizzare l’uso di sue armi in un conflitto, e la politica di neutralità che le consente di applicarle.
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Durante la presidenza elvetica del Consiglio di Sicurezza, in particolare nella terza settimana del mese, la diplomazia elvetica intende organizzare una riunione di alto livello sulla protezione della popolazione civile, se possibile con la presenza di Berset e del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres.
L’impegno elvetico a New York
Sulle nuove minacce per la pace e la sicurezza dovrebbe poi tenersi il 23 maggio un dibattito ministeriale presieduto dal capo del Dipartimento degli Affari esteri Ignazio Cassis. Per questo mandato il Consiglio federale ha indicato quattro linee direttrici: oltre alla pace duratura, la protezione della popolazione e la sicurezza climatica Berna vuole impegnarsi per una maggiore efficacia del consiglio di Sicurezza.
La Svizzera inizierà il suo mandato come uno dei dieci membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza il primo gennaio, anche se la bandiera rossocrociata sarà issata a fianco degli altri membri il 3 gennaio. La prima riunione prevista il 5 riguarda la Siria.
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