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Orologiaio, mestiere che non conosce declino

Mentre apre il salone Baselworld, visitiamo una delle sette scuole che offrono una formazione completa in orologeria nel nord-ovest della Svizzera

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Apre ufficialmente giovedì Baselworld, il più importante salone dell’orologio. Il momento economico non è facile per il settore, che negli ultimi mesi ha vissuto un calo delle esportazioni. Ma per i responsabili si tratta solo di un rallentamento passeggero.

I mestieri legati all’orologeria continuano comunque ad affascinare molti giovani, alcuni dei quali fanno il tirocinio in ditta, mentre altri seguono la formazione completa offerta in sette scuole nel nord-ovest della Svizzera. Visitiamo quella di Grenchen, nel canton Soletta.

Movimenti, quadranti, rotelle, molle sono il pane quotidiano per questi giovani che vogliono diventare orologiai. Circa 50 allievi stanno frequentando la scuola di Grenchen a tempo pieno. Una formazione di quattro anni con teoria e pratica.

Ad essi si aggiungono altri 100 apprendisti esterni che nella scuola professionale seguono i corsi di teoria obbligatori. La passione per i mestieri legati all’orologio continua a restare grande, dice il direttore Daniel Wegmüller.

“Quest’anno abbiamo un numero record di classi, e in agosto ne avremo ancora una in più. Negli ultimi anni la nostra scuola è cresciuta costantemente.”

Le motivazioni che spingono questi giovani sono diverse.

“Per me è sempre stato chiaro che mi sarei formata come orologiaia od orafa”, racconta Kim Siegel, apprendista al quarto anno. “Tutta la mia famiglia lavora in questo campo e voglio continuare la tradizione.”

“Mi affascinano moltissimo soprattutto i vecchi orologi. Vedere come un orologio costruito un secolo fa, o anche prima, funzioni ancora perfettamente”, spiega Raphael Pfund, anch’egli apprendista. “Dopo la formazione vorrei lavorare all’estero, il titolo di orologiaio svizzero ha un certo prestigio, mi sono candidato per alcuni posti, vedremo.”

La scuola è convinta: le prospettive di lavoro per questi futuri orologiai altamente qualificati restano buone, in patria e all’estero. Anche l’attuale rallentamento economico passerà.

“Per chi vuole formarsi come orologiaio”, osserva il direttore, “è importante provare gioia nella tecnica, nel lavoro manuale, nella produzione di oggetti complessi.”

Precisione, concentrazione: doti essenziali per la produzione e la cura di questi gioielli, frutto di una tradizione che si rinnova.

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