La Russia celebra la vittoria sul nazismo
Con una grande parata militare, Vladimir Putin e la Russia hanno commemorato il 75esimo anniversario della vittoria dell'Urss nella Seconda guerra mondiale. Un appuntamento posticipato a causa del coronavirus e che giunge al momento opportuno per Putin.
“Non oso immaginare cosa sarebbe accaduto al mondo se l’Armata rossa non avesse vinto: è stata l’Urss ha battere il nazismo e liberare i tedeschi”, ha dichiarato Putin.
Per l’occasione, 14’000 soldati hanno sfilato sulla Piazza Rossa, 216 veicoli (compresi i missili balistici e gli ultimi gioielli dell’arsenale russo) e 75 velivoli. Ad ammirare la sfilata c’erano anche 80 veterani della Seconda guerra e dieci capi di Stato e di governo, principalmente dei Paese dell’ex Unione Sovietica.
Il Cremlino ha ordinato al ministero della Difesa di garantire la sicurezza dei partecipanti e secondo le autorità sono state attuate misure eccezionali per evitare il contagio da coronavirus. Ad esempio, tutte le truppe straniere (alla parata hanno infatti preso parte delegazioni militari di altri 13 Stati) si sono sottoposte alla quarantena nei loro Paesi di origine e poi sono state testate più volte al Covid-19, in patria e in Russia.
Vista la situazione epidemiologica in Russia – in miglioramento ma comunque difficile – da più parti si è messa in dubbio l’opportunità di tenere la parata quest’anno e il sindaco di Mosca, Serghei Sobyanin, ha incoraggiato i moscoviti ad ammirare lo spettacolo in televisione e non riversarsi per le strade.
Il servizio del TG:
Referendum cruciale per Putin
Le celebrazioni, che si sarebbero dovute tenere il 9 maggio scorso, giungono in un momento particolare, ovvero il referendum su una riforma costituzionale che permetterebbe a Vladimir Putin di restare in carica fino al 2036, quando avrà 84 anni. Gli uffici di voto apriranno giovedì 25 giugno, una settimana prima della data formale dello scrutinio il primo luglio. Ciò permetterà ai russi di evitare di assembrarsi davanti agli uffici.
Nel suo discorso, Putin non ha accennato alle critiche contro i Paesi occidentali, che una settimana fa in un lungo articolo aveva accusato di “revisionismo” storico anti-russo.
Ha piuttosto cercato di calmare le acque, lanciando un appello all’unità alla comunità internazionale al fine di affrontare le sfide attuali. Il presidente russo ha sottolineato l’importanza “dell’amicizia, della fiducia tra i popoli” e le virtù “del dialogo e della cooperazione”.
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