Macron indossa le vesti monarchiche
Il presidente francese ha riunito lunedì il parlamento nella reggia di Versailles, per ribadire le priorità della nuova legislatura.
È la prima volta che un capo dello Stato si rivolge alle camere riunite per un discorso di inizio legislatura. Nel suo discorso, durato un’ora e mezza, il capo dell’Eliseo ha sottolineato quali saranno i principali punti del suo governo nei prossimi cinque anni.
Tra questi, la diminuzione di un terzo del numero dei parlamentari delle tre assemblee costituzionali: l’Assemblea nazionale, il Senato e il Consiglio economico e sociale. “Un parlamento meno numeroso ma rafforzato nei suoi mezzi, è un parlamento in cui il lavoro diventa più fluido”, ha sottolineato Macron, il quale ha pure indicato che questa misura sarà accompagnata dall’introduzione di “una dose di proporzionale” nel sistema elettorale.
In materia di sicurezza, il presidente francese ha dichiarato di essere intenzionato ad abrogare lo stato emergenza (attivato nel novembre 2015 dopo gli attentati di Parigi) questo autunno, per ristabilire le libertà dei francesi. Libertà che sono la condizione per avere una democrazia forte.
Un altro punto forte del discorso di Macron è stato il rilancio dell’Europa: la sua proposta è di organizzare dappertutto entro la fine dell’anno delle “convenzioni democratiche”, per rifondare un’Unione Europea fragile, che secondo lui ha “perso la rotta”.
Il suo intervento non ha riscosso il consenso unanime dei deputati. Molti hanno infatti scelto di boicottare la giornata in segno di dissenso. Tra questi, i deputati della France Insoumise, il partito di Jean-Luc Mélenchon. Proteste anche dai quindici rappresentanti del Partito comunista francese (Pcf), che si sono radunati davanti al comune di Versailles, a pochi metri dal castello. Dura la presidente del Front National, Marine Le Pen, che ha definito il discorso del suo rivale alle ultime presidenziali come un “sermone da televangelico”, caratterizzato da un “vuoto lirico”.
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