Parte la nuova campagna di vaccinazione contro il Covid-19
Ha preso il via oggi in Svizzera la campagna della vaccinazione di richiamoCollegamento esterno contro il Covid-19, che è aperta a tutta la popolazione al di sopra dei 16 anni che ha ricevuto l’ultima dose o che è guarita da oltre quattro mesi.
Secondo quanto ha specificato l’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) la terza o quarta dose del preparato è consigliata soprattutto al personale sanitario e alle persone a rischio.
Tra queste ultime figurano gli ultrasessantacinquenni, pazienti fragili con patologie croniche e gestanti. L’opportunità di immunizzazione delle altre categorie di residenti viene lasciata alle valutazioni individuali, magari in accordo con il proprio medico curante.
L’obiettivo della campagna, ha precisato Berna, non è quello di prevenire l’infezione ma i decorsi gravi della malattia e delle conseguenze a lungo termine del Covid-19.
Versione aggiornata del vaccino
L’uso di un vaccino bivalente aggiornato con le ultime varianti del virus, insistono le autorità sanitarie, è da preferire ai vaccini monovalenti e la dose di richiamo con i preparati omologati di questo tipo – quello di Moderna (Spikevax Bivalent) e, quando sarà omologato da Swissmedic, quello di Pfizer/Biontech – può essere inoculata anche dopo precedenti somministrazioni di vaccini di altro tipo.
In proposito va precisato che il prodotto bivalente raccomandato per il richiamo – al quale si aggiunge il vaccino proteico di Novavax (Nuvaxovid) – oltre a proteggere dalla variante originale di Wuhan, è stato codificato su Omicron 1. Per le varianti Omicron 4 e 5 (quest’ultima prevalente in Svizzera) sono in corso le procedure autorizzative.
Ripresa dei contagi
Da giorni si assiste a un forte incremento dei contagi e questa tendenza dovrebbe rafforzarsi nelle prossime settimane. Al momento però non si riscontra un aumento significativo di ricoveri nei reparti di terapia intensiva dei nosocomi svizzeri.
La gestione della campagna di vaccinazione spetta ai Cantoni, mentre i costi del vaccino tradizionale e di quello nuovo sono a carico della Confederazione.
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