Per Liliana Segre il silenzio di Papa Pio XII sulle deportazioni è un segno del doppio atteggiamento della Chiesa
Liliana Segre è una delle ultime testimoni viventi dell'Olocausto.
Copyright 2020 The Associated Press. All Rights Reserved
Il silenzio di papa Pio XII sull'orrore nazista continua a far discutere. Nuovi documenti rivelano che aveva conoscenza diretta dei campi di concentramento. La reazione di Liliana Segre ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mrj
Il dibattito sui silenzi di Pio XII sull’orrore nazista della seconda guerra mondiale è tornato di attualità a causa della pubblicazione della lettera di un gesuita tedesco in cui il Papa veniva messo a conoscenza dello sterminio degli ebrei nei campi di concentramento.
“Quando è partito il treno dalla stazione che deportava tutti gli ebrei romani e poco dopo o poco prima si era vista una fotografia bellissima del Papa che benediva il quartiere San Lorenzo a Roma dopo il bombardamento, a me è venuto in mente che se il Papa si fosse messo con quell’atteggiamento ieratico stupendo al quartiere San Lorenzo davanti a quel treno che partiva non so come sarebbero andate le cose”, dice la senatrice a vita, sopravvissuta lei stessa a un campo di sterminio nazista.
Contenuto esterno
La biografia di una delle ultime testimoni viventi della Shoah si arricchisce di un ricordo inedito: il suo incontro in udienza privata con Pio XII, avuto grazie a uno zio: “Gli parlai di mio papà e lui assicurò il suo interessamento. Fece prendere nota, ma io non ebbi mai più notizie di mio papà attraverso il Vaticano”.
Liliana Segre sottolinea un doppio atteggiamento: quello pubblico di Pio XII, con i suoi silenzi, e quello privato di tanti luoghi di culto che hanno aperto le porte per la salvezza degli ebrei, compresi i suoi nonni materni salvati in un convento di suore. Lancia poi un monito per tutte e tutti: “Quello che grida nel deserto anche se nessuno l’ascolta mi piace di più di quello che si chiude nella chiesa, nel tempio, nella pagoda a meditare. Perché la voce serve. Ognuno ha la voce. Anche il Papa ce l’ha.”
Nuovi dazi statunitensi, l’economia elvetica è dentro fino al collo
Questo contenuto è stato pubblicato al
La vertenza globale sui dazi è in pieno svolgimento e l'economia svizzera ci è dentro fino al collo: da domani i prodotti "made in Switzerland” saranno soggetti a un'imposizione del 31% negli Stati Uniti.
Casa in proprietà sempre più cara, si cerca investimento stabile
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il prezzo di un alloggio in proprietà continua a salire decisamente in Svizzera, anche sulla scia della ricerca di investimenti stabili.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo due anni eccezionali, nel 2024 la frequentazione delle capanne elvetiche è calata. Ciò è dovuto a una stagione estiva relativamente breve, spiega oggi il Club alpino svizzero (CAS).
McDonald’s si espande in Svizzera e vuole crescere ancora
Questo contenuto è stato pubblicato al
McDonald's vuole rafforzare ulteriormente la sua presenza in Svizzera, accelerando la sua espansione: fino al 2026 saranno investiti 250 milioni di franchi nella costruzione di nuovi ristoranti e nell'ammodernamento di quelli esistenti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per intervenire in modo più efficace, l'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari ha bisogno di nuove competenze e strumenti più estesi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si andrà probabilmente a votare sulla legge che introduce in Svizzera l'identità elettronica (ID-e). Il comitato promotore del referendum ha annunciato lunedì ai media di aver raccolto oltre 60 mila firme, che dovranno tuttavia ancora essere certificate.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nelle due giornate di venerdì e di oggi i mercati azionari globali - Svizzera compresa - sono crollati sotto l'impatto dei dazi imposti dal presidente americano Donald Trump al resto del mondo e delle annunciate ritorsioni cinesi.
I sindacati chiedono giornate più brevi per chi lavora nell’edilizia
Questo contenuto è stato pubblicato al
I lavoratori dell'edilizia hanno bisogno di giornate più brevi. Lunedì i sindacati hanno chiesto un miglioramento delle condizioni di lavoro, attualmente incompatibili con la vita familiare. Manifestazioni sono previste a Zurigo e Losanna il prossimo 17 maggio.
PFAS nei laghi romandi, persici e coregoni OK, trote e lucci no
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nei laghi della Romandia, la concentrazione delle sostanze inquinanti perenni PFAS nei pesci persici e coregoni è al di sotto dei livelli fissati dal nuovo diritto federale; nelle trote e nei lucci invece è sovente superiore.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
La Svizzera avrà un memoriale delle vittime dell’Olocausto
Questo contenuto è stato pubblicato al
A Berna sarà costruito un monumento alle vittime del nazionalsocialismo. Il Consiglio federale ha stanziato mercoledì 2,5 milioni di franchi a questo scopo.
Olocausto, il Senato polacco approva una legge controversa
Questo contenuto è stato pubblicato al
I senatori polacchi hanno approvato nella notte tra mercoledì e giovedì una proposta di legge che prevede di punire chi attribuisce alla Polonia delle corresponsabilità nell’Olocausto. La decisione ha suscitato critiche all’interno del paese ma anche quelle di Israele e Stati Uniti. La proposta, che diventerà effettiva una volta firmata dal presidente Andrzej Duda, prevede multe…
Sampietrini per non dimenticare l’orrore dell’Olocausto
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Quest’anno ricordiamo in particolare le persona malate e indifese, che dal punto di vista del regime nazi erano ‘indegne di vivere’, e che sono state assassinate nell’ambito del cosiddetto ‘programma-eutanasia’”, ha detto il presidente del Parlamento tedesco Norbert Lammert. “Intellettuali, filosofi, storici, artisti hanno dibattuto a lungo sulla reale impossibilità di descrivere pienamente, il…
Un documentario per rivalutare il numero di ebrei accolti in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'opera del giornalista ticinese Ruben Rossello ricostruisce la vicenda della famiglia Segre durante la Seconda Guerra Mondiale.
Quando le autorità svizzere condannarono a morte Liliana Segre
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il caso della tredicenne ebrea respinta alla frontiera di Arzo nel dicembre del 1943 insieme al padre Alberto, scuote ancora oggi le coscienze.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Fishel Rabinowicz fu arrestato il 26 maggio 1941. È uno dei pochi sopravvissuti alla Shoah che ancora vivono nella Confederazione.
Una scorta per Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz
Questo contenuto è stato pubblicato al
In seguito alle minacce via web il prefetto di Milano ha deciso di assegnare a Liliana Segre due carabinieri per ogni suo spostamento.
Quel sentiero di montagna che diede la salvezza a migliaia di ebrei
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una passeggiata lungo un sentiero del Varesotto per scoprire le storie di chi si adoperò per salvare la vita a molti ebrei in fuga.
Shoah, una testimone d’eccezione per gli studenti ticinesi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una mattina di dicembre di 75 anni fa, mentre cercava di entrare in Svizzera una bambina di 13 anni fu rimandata in Italia da una guardia di confine.
Liliana Segre: “Per me la Svizzera non è stata terra di asilo”
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Anche io mi sono sentita clandestina, anche io sono stata respinta, e quella meravigliosa e accogliente Svizzera di cui si parla anche nel libro di Renata Broggini (“Terra d’asilo”, ndr) a me l’asilo non lo ha concesso”. Parla così Liliana Segre, 87 anni e da pochi giorni nominata Senatrice a vita dal Presidente della Repubblica…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.