Personale infermieristico, gli applausi non bastano più
Scende in campo il comitato interpartitico promotore dell'iniziativa popolare "Per cure infermieristiche forti" in votazione il prossimo 28 novembre.
Gli applausi alle infermiere e agli infermieri che si sono prodigati durante i difficili mesi della pandemia non bastano più. È quanto hanno affermato oggi a Berna gli iniziativisti.
All’origine della proposta vi è un pacchetto di misure finalizzato a rendere attrattivo il lavoro dei collaboratori sanitari che sono ormai allo stremo in seguito alla pressione sugli ospedali indotta dalla crisi del Covid-19.
A preoccupare è soprattutto l’emorragia del personale curante, il 40% dei quali abbandona la professione prematuramente (un terzo addirittura subito dopo la formazione, tra i 20 e i 24 anni).
A giudizio del comitato promotore il testo elaborato dalle Camere che sarà opposto in votazione assieme all’iniziativa, che pure prevede fondi per la formazione del personale infermieristico e altre agevolazioni, non è adeguato a risolvere il problema.
In particolare è criticato il fatto che il controprogetto non prevede misure per migliorare le condizioni di lavoro e il finanziamento delle prestazioni di cura, tutti elementi che permetterebbero di aumentare gli effettivi del personale.
Inoltre, dal profilo finanziario, il programma per la formazione di personale con fondi federali si realizzerebbe a patto che i parlamenti cantonali stanzino lo stesso importo (oltre 400 milioni di franchi). Ma “nei cantoni che dovessero rifiutare il budget una tantum o annuale, la legge federale resterebbe lettera morta”, ha osservato Yvonne Ribi, segretaria generale dell’Associazione svizzera delle infermiere e degli infermieri (Asi).
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