Nessuna 'vendetta' a caldo, né impulsi sanguinari improvvisi da cane sciolto. La strage di Manchester è stata preparata meticolosamente, con i crismi di una vera organizzazione, e covata per un anno nella mente di Salman Abedi, il 22enne figlio di ex rifugiati politici libici in Gran Bretagna che lunedì si è fatto esplodere all'uscita del concerto d'Ariana Grande uccidendo 22 persone (7 i bambini), lasciandone altrettante sospese fra la vita e la morte e ferendone decine.
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tvsvizzera.it/fra con ATS
Le indagini non sono ancora riuscite a dare scacco matto a tutti i componenti della cellula che si presume abbia agito, ma sembrano aggiungere un tassello ogni giorno che passa: tanto da far evocare al numero uno dell’antiterrorismo di Scotland Yard, Mark Rowley, “progressi immensi”.
L’allerta nel regno resta intanto al livello ‘critico’ – il più elevato – e spunta qualche elemento d’allarme pure per episodi d’odio anti-musulmano moltiplicatisi fino a oltre 50 negli ultimi giorni nell’area di Manchester: opera di “una minoranza”, precisa il capo della polizia locale, Ian Hopkins, ma comunque preoccupanti e che “non saranno tollerati”.
Un attentato pianificato
Quanto al filone principale dell’inchiesta, il Times rivela che Abedi e chi lo ha aiutato avevano pianificato tutto. Un conto bancario era stato aperto e lasciato ‘dormiente’ già un anno fa, per essere poi usato per acquistare il materiale necessario a seminare la morte. E da mesi era stato affittato l’appartamento individuato come covo e luogo d’assemblaggio dell’ordigno fatale: una cosiddetta bomba all’acetone, imbottita di Tatp, esplosivo instabile, ma micidiale conosciuto come ‘la madre di Satana’ e divenuto atroce ‘biglietto da visita’, da Parigi a Bruxelles, delle missioni assassine di molti seguaci e simpatizzanti dell’Isis.
Quello stesso Isis che giusto oggi è tornato a farsi sentire in un appello alla “guerra totale in Europa” rivolto agli adepti in occasione del Ramadan. Non senza parole di lode per il massacro in Inghilterra: indicato ad esempio di “lavoro” ben fatto ed “efficace” contro un obiettivo, “i cosiddetti innocenti e civili”, rivendicato come meritevole di “ricompensa” da parte di Allah dopo “il martirio”.
Ancora 8 uomini ancora agli arresti
Sotto chiave restano dunque 8 uomini, d’età compresa fra i 38 e i 18 anni, incluso un fratello maggiore di Salman Abedi, Ismail. Fra loro ci sono “figure chiave” del presunto network terroristico, ha precisato Rowley a nome di Scotland Yard, senza tuttavia negare che alcuni complici manchino ancora all’appello, come ha scritto il Guardian.
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