Lanciata iniziativa contro gli esperimenti sugli animali
Vietare gli esperimenti sugli animali ed impedire il commercio di prodotti derivati da queste pratiche sono gli obiettivi dell’iniziativa popolare lanciata ufficialmente oggi a Berna.
Se il comitato promotore riuscirà a raccogliere 100’000 firme valide entro il 3 aprile 2019 gli svizzeri saranno chiamati alle urne per esprimersi su questo argomento.
In estrema sintesi il testo che intende modificare l’articolo 80 della Costituzione federale equipara gli esperimenti sugli animali ai maltrattamenti degli stessi, che sono già ora perseguiti penalmente.
Secondo i promotori dell’iniziativa questi test non godono del sostegno unanime della comunità scientifica. Molte sostanze provate sugli animali, è stato sottolineato, non sono infatti risultate efficaci una volta somministrate all’uomo.
Per evitare inutili sofferenze alle bestie gli iniziativisti propongono quindi che gli esperimenti vengano realizzati mediante modelli su computer che simulano il funzionamento delle cellule e degli organi umani.
Attualmente, in Svizzera questo genere di esperimenti è consentito solo nel caso che non esistano alternative. Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio federale della sicurezza alimentare e veterinaria nel 2016 sono stati sottoposti a test 629’773 animali (in gran parte topolini), in calo del 7,7% rispetto all’anno prima.
Secondo le autorità, in Svizzera è in vigore una delle leggi sulla protezione degli animali più complete e severe, secondo la quale ogni richiesta per eseguire test deve essere vagliata da un’apposita commissione cantonale. Nel 1992 una proposta analoga era stata respinta dal popolo.
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