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Insulti via Facebook, condannata una ticinese

Insulti, frasi razziste, persino minacce di morte. È di oggi la notizia che la Procura ticinese ha ravvisato il reato di discriminazione razziale nei confronti della donna che, lo scorso luglio, postò su Facebook frasi razziste in seguito alla tragica morte di una 24enne eritrea caduta dal balcone a Bellinzona. Una condanna che fa scuola.

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Capita sempre più spesso di imbattersi in commenti simili sui social media. Commenti che lasciano il segno e non è solo indignazione nella stragrande maggioranza degli utenti.

Tra i casi più eclatanti degli ultimi mesi i post inneggianti al nazismo di un agente di polizia, le minacce di morte nei confronti del consigliere di Stato Manuele Bertoli e, ultimo in ordine di tempo, le esternazioni infelici di un uomo – presumibilmente frontaliere – che, in risposta agli sfottò sull’eliminazione dell’Italia ai mondiali di calcio, non ha trovato di meglio che tirare in ballo Damiano Tamagni, vittima nove anni fa di un tragico pestaggio al carnevale di Locarno.. 


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