La televisione svizzera per l’Italia

Prendere l’autostrada… per rallentare

operai manipolano cartelli sui quali sono indicate le velocità massima
Le velocità flessibili in autostrada sono - per ora - la soluzione agli ingorghi. Keystone / Alessandro Della Bella

Nulla di fatto per i 60 km/h in autostrada: dopo alcuni anni di osservazione e sperimentazioni l'Ufficio federale delle strade USTRA non ne ha visto l'efficacia, se non in pochi rari casi. Gli 80 km/h nelle ore di punta, invece, si fanno sempre più strada. 

Mentre in molte città svizzere vengono introdotte sempre più zone per le quali il limite di velocità è fissato a 30 km/h, per la gioia di alcuni e il malcontento di altri, e l’episodio più recente è quello di Friburgo – altri limiti trovano ostacoli insormontabili sul proprio cammino. È il caso dei 60 km/h in autostradaCollegamento esterno. L’Ufficio federale delle strade (USRA) da alcuni anni stava valutando e sperimentando l’idea, alla luce dell’esperienza positiva degli 80 km/h, che vengono applicati su alcuni tratti e/o in determinati orari per rendere più scorrevole il traffico. Idea che però ora è stata scartata: la riduzione si è dimostrata essere efficace solo in pochi casi isolati, come i tratti in cantiere con un restringimento importante delle corsie.  

L’USTRA ha fatto sapere che fuori dagli agglomerati non sono stati osservati effetti positivi di questo dimezzamento della velocità massima consentita, che in Svizzera è di 120 km/h. Una buona notizia, sicuramente, per il Touring Club Svizzero (TCS), che si era detto da subito contrario. “Introdurre il limite di 60 km/h in autostrada la renderà meno attraente – affermava nel 2022 l’allora portavoce di TCS Laurent Pignot – e questo comporterà forzatamente un aumento del traffico nelle città e nei paesi. In Svizzera, infatti, l’autostrada non è solo usata per percorrere le lunghe distanze, ma funge anche da via alternativa alle città”. 

Gli 80 km/h, invece…

A differenza di quello a 60 km/h, il limite di 80 km/h si è dimostrato più efficace per ridurre (senza eliminarli) gli ingorghi, in particolare negli orari di punta (6:00-9:00 e 16:00-19:00). La congestione del traffico ne è la principale, ma non l’unica, responsabile: ogni anno automobiliste e automobilisti in Svizzera rimangono bloccati 40’000 ore nel traffico. Oltre a far perdere tempo e pazienza, questi ingorghi hanno anche un costo economico: 2 miliardi franchi all’anno, secondo le valutazioni dell’USTRA.

+ A 80 km/h in autostrada per evitare le colonne

Ed ecco che si prospetta un futuro al rallentatore: secondo quanto dichiarato del direttore dell’USTRA Jürg Röthlisberger in un’intervista rilasciata al quotidiano svizzero-tedesco TagesAnzeiger, “Tra qualche anno non potremo fare a meno d’imporre un limite di velocità di 80 km/h in tutto l’altopiano, nelle ore di punta, per evitare ingorghi”. Ore di punta, ma anche periodi di partenza per vacanze, giorni festivi, concerti o ancora eventi pubblici di varia natura. 

Già oggi nell’altopiano svizzero (noto come Mittelland, che è la regione più densamente popolata della Confederazione e che si estende dal Lago Lemano a sud-ovest fino al lago di Costanza a nord-est) il limite di 80 km/h viene utilizzato prima dei cantieri o quando si prospetta un consistente ingorgo stradale, afferma Röthlisberger. “Dal 2026, vogliamo applicarlo in maniera più sistematica. Con algoritmi migliori e con le necessarie infrastrutture – come i sistemi di segnalamento fissi”. Entro il 2026, infatti, fino a 2’380 chilometri di strade elvetiche dovrebbero essere equipaggiati di sistemi di segnalazione elettronica che rendono possibile i limiti di velocità flessibili. 

Una decisione che, comunque, anche se non è probabilmente gradita a tutte e tutti, viene guardata oggi con più benevolenza rispetto a 10 anni fa: “Delle circa 25’000 lettere di cittadini e cittadine che il nostro ufficio riceveva ogni anno, diverse migliaia riguardavano le zone autostradali a 80 km/h. Oggi queste misure, invece, sono molto ben accettate”, dice Röthlisberger, che aggiunge di non aspettarsi un’ondata d’indignazione.  

Voci critiche vogliono un potenziamento dell’infrastruttura

Ma non andrà nemmeno tutto liscio come l’olio. I più critici sono i due club automobilistici elvetici: TCS e ACS (Automobile club svizzero). Il TCS dice di “rammaricarsi” per la misura prevista: ridurre la velocità permette di ridurre gli ingorghi, ma non risolve il problema alla radice, ovvero quello della mancanza di capacità rispetto alla domanda, afferma il portavoce Jonas Montani. Il TCS auspica un ampliamento mirato della rete autostradale, che sarebbe l’unico modo per evitare le colonne diventate pane quotidiano per molte automobiliste e automobilisti.  Un ampliamento approvato dal Parlamento, ma che incontra un altro problema: i progetti di costruzione sono bloccati sempre più spesso da ricorsi: “I numerosi ritardi [causati dai ricorsi] diventeranno sempre più evidenti per gli e le utenti autostradali in futuro”. 

Un ampliamento auspicato anche dall’Associazione svizzera dei veicoli commerciali (ASTAG), che però è più ottimista nei confronti del limite a 80 km/h: “L’armonizzazione delle velocità può effettivamente aiutare a migliorare il flusso del traffico”, afferma il vicedirettore André Kirchhofer, che però aggiunge che è “urgente e necessario” ampliare l’infrastruttura stradale per evitare ingorghi permanenti. 

Anche l’ACS, infine, storce il naso: è accettabile, secondo il segretario generale dell’associazione Fabien Produit, il controllo selettivo del flusso del traffico con riduzioni di velocità, “ma solo se serve a prevenire gli ingorghi e non viene applicato a tutti i livelli”.  

Oltre a ridurre gli ingorghi, l’introduzione selettiva degli 80 km/h in autostrada viene applicata anche in caso di elevato inquinamento atmosferico. Capita regolarmente in canton Ticino, per esempio, sul tratto di autostrada tra Chiasso e Lugano. La conformazione del territorio, il traffico, l’assenza di precipitazioni portano in alcuni periodi dell’anno (in inverno, soprattutto, ma anche in estate quando il turismo s’intensifica) a un inquinamento che supera i valori limite.    

Insomma, quella degli 80 km/h sembra essere una soluzione dalle molte sfaccettature, ma non è miracolosa. Il traffico continua ad aumentare e, a un certo punto più o meno lontano nel futuro, si arriverà alla saturazione della rete stradale. E allora bisognerà cercare altri sbocchi.   

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR