Primo passo del Parlamento svizzero per autorizzare riesportazione d’armi verso l’Ucraina
La Germania si era vista opporre un rifiuto da parte di Berna per riesportare verso l'Ucraina munizioni per il semovente antiaereo Gepard.
Keystone / Carsten Rehder
Mentre la Germania si è detta pronta a permettere la consegna di carri Leopard all'Ucraina, anche in Svizzera qualcosa si muove: una commissione del Parlamento è favorevole ad autorizzare la riesportazione di materiale bellico.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mar
La decisione di Berna di non permettere ad alcuni Paesi europei di riesportare materiale bellico prodotto nella Confederazione, in particolare munizioni per il semovente Gepard nel caso della Germania, ha causato negli scorsi mesi molte incomprensioni nei confronti della politica di neutralità elvetica.
Durante il World Economic Forum di Davos, ad esempio, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha dichiarato che nel caso dell’Ucraina non si tratta di neutralità, bensì di rispettare il diritto alla legittima difesa, di proteggere lo stato di diritto e di difendere la Carta delle Nazioni Unite.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
La neutralità svizzera rimessa in discussione al WEF di Davos
Questo contenuto è stato pubblicato al
“L’astensione non è un’opzione”, ha dichiarato Ursula von der Leyen, intervistata in merito alla posizione della Svizzera sul conflitto in Ucraina.
La posizione del Governo elvetico non è piaciuta a tutti neppure all’interno della Confederazione. Ciò si è tradotto in atti parlamentari, che martedì sono stati accettati dalla Commissione della politica di sicurezza (CPS-N) del Consiglio nazionale.
La prima prevede la modifica dell’articolo 18 della Legge federale sul materiale bellico (LMB), in modo che il Consiglio federale possa revocare la dichiarazione di non riesportazione firmata dai Paesi che hanno acquistato materiale svizzero. Ciò varrebbe nei casi in cui il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dichiari in una risoluzione una violazione del divieto dell’uso della forza ai sensi del diritto internazionale.
La dichiarazione potrebbe essere revocata anche nel caso in cui l’Assemblea generale dell’ONU riscontrasse, con una maggioranza di due terzi, una violazione del divieto internazionale sull’uso della forza. Il Consiglio federale potrebbe mantenere il divieto di riesportazione se l’abrogazione dovesse pregiudicare un interesse prioritario della politica estera svizzera.
Allentamento temporaneo
Anche l’iniziativa parlamentare mira a modificare l’articolo 18 e vuole far decadere la dichiarazione di non riesportazione verso l’Ucraina se è accertato che avviene in relazione alla guerra russo-ucraina. Il cambiamento entrerebbe in vigore il primo maggio e avrebbe effetto fino al 31 dicembre 2025.
“La maggioranza della commissione – si legge nella notaCollegamento esterno dei servizi parlamentari – ritiene che la Svizzera debba dare il proprio contributo alla sicurezza europea, anche fornendo maggiore assistenza all’Ucraina. Considera inoltre che gli emendamenti proposti rispettino il diritto di neutralità, poiché non consentono l’esportazione diretta di materiale bellico in zone di conflitto, ma riguardano solo le dichiarazioni di non riesportazione firmate dai Paesi che acquistano materiale bellico svizzero”.
Una minoranza teme che la riesportazione possa rappresentare un problema per la neutralità, in particolare per quanto riguarda il principio della parità di trattamento ai sensi della legge in materia.
Zoë Më rappresenterà la Svizzera all’Eurovision Song Contest
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sarà la 24enne Zoë Më a rappresentare la Svizzera all'imminente edizione dell'Eurovision Song Contest (ESC), in programma questo maggio a Basilea. Lo ha annunciato questa mattina l'emittente svizzero-tedesca SRF in un comunicato.
“Il mantenimento di monete e banconote va iscritto nella Costituzione”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il mantenimento di monete e banconote va iscritto nella Costituzione, così come anche il franco svizzero quale divisa nazionale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
In occasione del suo primo discorso davanti al Congresso degli Stati Uniti, il presidente Donald Trump ha ribadito quello che sta facendo e che intende fare in futuro.
Il personale curante elvetico presenta “Manifesto Care”
Questo contenuto è stato pubblicato al
I lavoratori attivi nel settore delle cure a lungo termine chiedono condizioni di lavoro eque e il rispetto della dignità delle persone anziane di cui si occupano. Oggi hanno presentato a Berna un "Manifesto Care". L'iniziativa è sostenuta da Unia.
La Svizzera si mette in mostra alla Milano Design Week
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dal 7 al 13 aprile la "House of Switzerland Milano" aprirà di nuovo i battenti nel quadro della Milano Design Week. Nella sua terza edizione, l'esposizione collettiva metterà in evidenza il ruolo vitale della collaborazione nell'industria globale del design.
Trovato un compromesso sui diritti di ricorso contro nuove centrali idroelettriche
Questo contenuto è stato pubblicato al
I ricorsi contro i 16 progetti di centrali idroelettriche, che figurano nella Legge sull'energia approvata recentemente dal popolo, dovranno essere possibili solo se presentati congiuntamente da tre organizzazioni.
Gli Stati approvano il trasferimento di Moutier nel Giura
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nuovo importante passo in vista del trasferimento del comune di Moutier dal canton Berna al Giura: il Consiglio degli Stati ha approvato all'unanimità il decreto federale che ne sancisce il passaggio. Ai dibattiti ha assistito anche una delegazione del canton Giura.
Violenze allo stadio, sanzionati il Lausanne-Sport e il Servette
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le tribune del Servette e del Lausanne-Sport resteranno chiuse per una partita. Il motivo: i disordini avvenuti al derby di sabato scorso sul lago di Ginevra.
I partiti anti-migranti hanno più successo sui confini grazie alla retorica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il successo dei partiti critici nei confronti della migrazione nelle regioni di confine svizzere non è dovuto alle reali minacce causate dall'immigrazione, ma piuttosto alla narrazione di queste formazioni politiche.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Niente munizioni svizzere per l’Ucraina
Questo contenuto è stato pubblicato al
Assieme ai veicoli corazzati Marder, la Germania avrebbe voluto fornire all'Ucraina munizioni acquistate nella Confederazione. Berna ha però opposto il suo veto.
Anche Madrid vuole fornire materiale bellico svizzero a Kiev
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Spagna chiede al governo svizzero l'autorizzazione per consegnare all'esercito ucraino due cannoni antiaerei fabbricati nella Confederazione.
Consiglio di sicurezza, Cassis prende di mira la Russia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ignazio Cassis, nel suo primo discorso davanti al Consiglio di sicurezza dell'Onu, ha preso di mira le violazioni "flagranti" della Russia in Ucraina.
“La Svizzera è indirettamente responsabile della guerra in Ucraina”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo scrittore russo Mikhail Shishkin chiama in causa anche Berna in merito al conflitto scoppiato nell'Europa dell'Est.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.