Per decenni il lavoro è stato un tabù per i rifugiati, cui non era consentito di lavorare nella Confederazione.
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tvsvizzera/spal con RSI (TG dell'8.5.2017)
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Ma ora si è finalmente affermato il principio che l’integrazione degli stranieri passa soprattutto attraverso il ruolo che possono ricoprire all’interno della società, come cerca di favorire l’esperimento condotto a Zofingen (Argovia) dalla Croce Rossa, in collaborazione con la Segreteria della migrazione.
Oltre 350 profughi hanno seguito una formazione nel settore sanitario e sono pronti a fornire il loro contributo come ausiliari nelle case anziani o nei servizi di cure a domicilio.
Un progetto che a conti fatti, pur costando 9’000 franchi per ogni allievo-profugo, è di gran lunga meno oneroso della spesa di assistenza annuale pari a 25’000 franchi. E l’esperienza fatta con altre categorie di immigrati attestano che l’80% dei soggetti formati ottiene un posto fisso.
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