Il reddito di cittadinanza alla prova in un comune svizzero
Gli abitanti di Rheinau, nel cantone di Zurigo, potrebbero presto beneficiare di un reddito di base incondizionato di 2'500 franchi al mese. Il progetto dovrebbe iniziare nel 2019 e durare un anno.
Due anni fa, a livello nazionale, l’iniziativa popolare “Per un reddito di base incondizionato” era stata sonoramente bocciata nelle urne. Quasi il 77% dei votanti aveva ritenuto la proposta, tra le altre cose, troppo utopica e difficile da finanziare. Un’altra preoccupazione era che se ognuno avesse ricevuto un reddito sufficiente per vivere, molti non avrebbero più lavorato.
I sostenitori di questa idea – già esposta più di 5 secoli fa da Tommaso Moro nell’opera ‘L’Utopia’ e di grande attualità anche in Italia – non si sono però dati per vinti. Su iniziativa della regista svizzera tedesca Rebecca Panian, hanno cercato un villaggio disposto a sperimentare per un anno questa misura. Diversi comuni si sono detti interessati e alla fine è stato scelto il villaggio di Rheinau. I 1’300 abitanti di questa località a due passi dalla frontiera con la Germania sono stati informati martedì al termine dell’assemblea comunale.
Il fatto che il progetto sia stato sostenuto da una municipale è stato determinante, ha spiegato Rebecca Panian al giornale Zürcher Unterländer. L’obiettivo – ha proseguito la regista – “è di vedere in che modo il reddito di base incondizionato influisce su una comunità”, in particolare per quanto concerne le interazioni sociali e l’impatto sull’economia locale.
In Finlandia un progetto simile è in corso dal gennaio 2017. Nel paese scandinavo 2’000 disoccupati scelti in modo casuale ricevono 560 euro al mese. Il denaro è versato senza condizioni, non è tassato e viene ottenuto anche se l’interessato guadagna degli extra.
L’esperimento, che si concluderà alla fine di quest’anno, dovrebbe permettere al governo di stabilire se un reddito di base è in grado di semplificare il sistema delle assicurazioni sociali del paese e se può far sì che il lavoro sia meglio distribuito.
2’500 franchi al mese
Il progetto, che sarà su base volontaria, dovrebbe partire nel 2019 e durare un anno. Tuttavia vi sono ancora molti dettagli da affinare e molte incognite.
Concretamente, le persone di più di 25 anni potranno ricevere 2’500 franchi al mese; chi ha meno di 25 anni e i bambini avranno invece una somma inferiore.
Il reddito di base deve sostituire le prestazioni sociali. Per questa ragione se il reddito mensile (salario, pensioni o altre prestazioni sociali) supera i 2’500 franchi non si riceve nulla.
Per evitare un’improvvisa “invasione”, il comune è corso ai ripari: solo gli abitanti già domiciliati a Rheinau potranno partecipare al progetto pilota. Per ora, le autorità non hanno ancora calcolato quante persone potrebbero ricevere la sovvenzione.
L’esperimento dovrebbe costare dai tre ai cinque milioni di franchi. Per riunire la somma necessaria, i promotori dell’iniziativa puntano sul ‘crowdfunding’ e sui contributi di fondazioni.
Obiettivo scientifico
La spesa dipenderà dal numero di persone che parteciperanno al test, ha precisato al quotidiano zurighese Tages-Anzeiger l’economista Jens Martignoni, che segue scientificamente il progetto. La speranza è che almeno la metà degli abitanti vi prenderà parte, poiché solo così si potrà avere la certezza che “l’impatto sul villaggio è sufficientemente importante e che l’esperienza è rilevante dal punto di vista scientifico”.
La principale sfida sarà di convincere anche quelle persone che non avranno nessun tornaconto personale da questo esperimento, ha dal canto suo affermato all’agenzia telegrafica svizzera il municipale Andreas Jenni.
In questa animazione prodotta in occasione della votazione di due anni fa, i pro e i contro del reddito di base:
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