Proteste a Berna contro l’innalzamento dell’età del pensionamento
Alcune centinaia di donne si sono radunate nella capitale per manifestare il proprio dissenso verso il risultato sortito ieri dalle urne.
Diverse centinaia di donne si sono riunite oggi a Berna sulla piazza antistante la stazione per protestare contro l’aumento dell’età di pensionamento previsto dalla riforma dell’AVS accolta ieri sul filo di lana alle urne.
La manifestazione è stata indetta dalla frangia femminile del Partito socialista e dalle co-presidenti della sezione femminile Tamara Funiciello e Martine Docourt. Nel loro appello per una “protesta femminista”, hanno sottolineato che il sì di ieri è un chiaro segno che l’uguaglianza – sancita da 40 anni nella Costituzione – non è ancora una realtà.
Il servizio del TG:
Ma la resistenza sta crescendo, hanno asserito le manifestanti. “E ad ogni peggioramento delle nostre condizioni di vita, diventiamo più rumorosi”, hanno affermato. “Sciopereremo il 14 giugno 2023”, recitava uno degli striscioni sbandierati dalle presenti, secondo quanto constatato da un corrispondente dell’agenzia di stampa Keystone-ATS.
Quella di oggi, ha detto Funiciello, “è la prima dichiarazione di guerra contro gli uomini ricchi, vecchi e bianchi” che hanno deciso che le donne dovranno lavorare più a lungo.
I politici – ha aggiunto la bernese – sembrano aver dimenticato l’ultimo grande sciopero delle donne del 2019 e le sue richieste: è arrivato il momento di ricordarglielo.
Oltre ad aver scisso la Svizzera tra uomini e donne, la votazione di ieri ha anche rappresentato una divisione geografica, sempre dal TG:
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