Quando un’intera città può essere eletta
Il 13 febbraio prossimo a Moutier saranno eletti 13 nuovi membri del Legislativo comunale. La particolarità: si tratta di un'elezione libera senza deposito di liste e quindi tutti i 4'400 elettori ed elettrici della città sono potenziali candidati.
Lo scrutinio durerà a lungo il 13 febbraio a Moutier e la ventina di addetti alle operazioni di spoglio rischia di avere le traveggole con così tanti nomi da controllare.
Nei piccoli comuni, elezioni libere senza liste non sono un fatto poi così raro. Che ciò avvenga in una cittadina di oltre 7’000 abitanti è invece una novità.
Per capire come si è arrivati a questa situazione bisogna compiere un passo indietro. Il 28 marzo 2021, l’elettorato di Moutier ha avallato il passaggio del comune dal Canton Berna al Giura. La procedura per il cambiamento di Cantone è ancora in corso e sarà portata a termine nel 2026. Nel frattempo però, in giugno dell’anno scorso, 13 consiglieri comunali (su 41 in totale), esponenti di partiti che avevano militato per la permanenza nel Canton Berna, hanno rassegnato le dimissioni.
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Moutier, una città che cambia Cantone
Visto che le prossime elezioni comunali si terranno solo nel novembre 2022, l’autorità cantonale ha considerato che il Legislativo non poteva funzionare per un periodo così lungo con soli 28 membri e ha quindi deciso di organizzare un’elezione complementare.
Un’aperitivo offerto
Sulla base del regolamento comunale in materia di elezioni e votazioni, l’Esecutivo ha optato per un’elezione maggioritaria a un turno senza deposito di liste.
In altre parole, ogni elettore ed elettrice ha ricevuto una scheda sulla quale può indicare un massimo di 13 nominativi (il cumulo di voti non è però permesso) scelti tra uno dei 4’400 aventi diritto di voto a Moutier. Saranno eletti i 13 che raccolgono il maggior numero di voti.
I principali partiti hanno rinunciato a fare campagna e quelli contrari al passaggio nel Canton Giura non hanno nessun interesse a vedere uno dei loro eletto.
Ciò significa che praticamente tutti hanno la possibilità di vedersi proiettati, almeno fino al novembre prossimo, su un seggio del Legislativo comunale. Per ora, gli unici a candidarsi ufficialmente sono stati un’ecologista e il proprietario di due ristoranti, che ha promesso di offrire un aperitivo a tutti coloro che potranno dimostrare di aver votato per lui.
Il problema dell’omonimia
Va anche precisato che gli eletti e le elette dovranno accettare l’incarico. Solo presentando per iscritto un motivo valido (malattia, impedimento professionale, età…) potranno essere esentati.
Vi è poi il problema dell’omonimia. A Moutier vi sono una quarantina di casi. Ciò significa che gli addetti alle operazioni di spoglio rischiano di trovarsi confrontati con dubbi amletici: ma il voto va a Gilles Gerber l’imbianchino o a Gilles Gerber il pensionato? Una situazione inestricabile. Per questa ragione, le autorità comunali hanno sottolineato nelle istruzioni di voto la necessità di indicare accanto al nome e al cognome del prescelto, un’informazione che in caso di omonimia permetta di distinguerlo – ad esempio indirizzo, professione o anno di nascita.
Potrebbe anche succedere – ma la nostra è una semplice ipotesi – che qualche buontempone riuscisse a convincere un certo numero di persone a votare per il matto del villaggio. Per ridere un po’, insomma, e gettare un po’ di scompiglio in una situazione che sembra già piuttosto ingarbugliata.
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