Catalogna, arresti e perquisizioni della Guardia Civil a Barcellona
Sale d’intensità lo scontro tra Madrid e Barcellona in merito al referendum indipendentista che dovrebbe tenersi il primo ottobre in Catalogna. La Guardia Civil spagnola ha effettuato questa mattina perquisizioni nelle sedi governative catalane e ha arrestato 14 persone, tra cui il braccio destro del vicepresidente Oriol Junqueras, Josep Maria Jovè e diversi altri dirigenti locali.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera/spal con RSI (TG del 20.9.2017)
Contenuto esterno
Migliaia di persone sono immediatamente scese in piazza, bloccando alcune strade del centro di Barcellona per protestare contro l’intervento degli agenti e difendere le autorità locali. Mentre il presidente Carles Puigdemont, che ha immediatamente convocato una riunione urgente del suo governo, ha confermato la convocazione del contestato referendum “per difendere la democrazia di fronte a un regime repressivo e intimidatorio”.
Da parte sua il premier spagnolo Mariano Rajoy ha detto che “davanti alla sfida dell’indipendenza catalana, che “non rispetta la legge”, “logicamente lo Stato deve reagire”.
Nel corso della giornata si sono vissuti momenti di tensione e alcuni tafferugli tra manifestanti e agenti della Guardia Civil che stavano scortando un esponente dell’esecutivo catalano arrestato ma non si ha notizia di fermi o di persone ferite.
La polizia, ha reso noto il Ministero dell’Interno spagnolo, ha sequestrato 10 milioni di schede di voto e altro materiale elettorale. Ieri gli agenti, secondo la tv pubblica Tve, avevano confiscato negli uffici di una società di posta privata 45’000 convocazioni inviate per la costituzione dei seggi elettorali. Intanto il ministro Cristobal Montoro ha confermato il blocco delle finanze del governo di Barcellona deciso venerdì dal governo di Madrid.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
La Catalogna convoca il referendum
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ai catalani sarà chiesto, ha detto, se vogliono che la Catalogna sia “uno Stato indipendente sotto forma di Repubblica”. L’annuncio di Puigdemont aggrava la crisi in corso con Madrid, dagli sviluppi imprevedibili. Il premier conservatore spagnolo Mariano Rajoy ha dichiarato ‘illegale’ e ‘anticostituzionale’ il referendum catalano, affermando che ne impedirà lo svolgimento. Puigdemont ha annunciato in…
Questo contenuto è stato pubblicato al
In serata la consulta ha dichiarato ricevibili tutti i ricorsi presentati oggi dall’esecutivo spagnolo contro le decisioni prese ieri dal governo e dal parlamento catalani Il premier spagnolo Mariano Rajoy aveva annunciato in mattinata che il governo, riunito in sessione straordinaria, aveva dato ordine all’avvocatura dello stato di presentare un “immediato ricorso di incostituzionalità” davanti alla Corte Costituzionale…
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Catalogna sulle elezioni regionali, trasformate in un referendum sull’indipendenza della regione, stanno uscendo i primi exit poll. Si delinea una vittoria dei partiti che vogliono l’indipendenza da Madrid. Il nostro inviato Davide Mattei
Barcellona, 1.4 milioni in piazza per indipendenza
Questo contenuto è stato pubblicato al
I secessionisti catalani sono scesi in piazza venerdì: 1.4 milioni di persone hanno partecipato alla grande manifestazione indipendentista sulla Meridiana, in occasione della Diada, la festa nazionale catalana. Se un anno fa i catalani chiedevano di votare un referendum, ora i partiti secessionisti promettono di dichiarare l’indipendenza se dovessero ottenere la maggioranza in parlamento. Il…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nella regione spagnola si vota per rinnovare il Parlamento, ma in gioco c’è molto di più. Il fronte indipendentista ha infatti promesso che in caso di vittoria avvierà un processo di secessione dalla Spagna che si concluderà al più tardi nel 2017. Un’ipotesi definita illegale dal Premier spagnolo Rajoy, sceso in campo in prima persona.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’11 settembre è una data altamente simbolica per i catalani: considerano infatti che è proprio in questo giorno del 1714 che la regione è finita sotto il controllo della Spagna. Le manifestazioni organizzate quest’anno hanno un’eco particolare, poiché si svolgono a tre settimane da un referendum consultativo sull’indipendenza della Catalogna, approvato dal parlamento regionale ma…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.