Migranti, ultimatum alla Merkel dall’alleato Seehofer
Il ministro dell'interno tedesco Horst Seehofer ha dato tempo sino a fine giugno alla cancelliera Angela Merkel affinché risolva a livello europeo la questione relativa ai respingimenti dei migranti.
Lo scontro frontale tra Angela Merkel e il suo ministro dell’interno è per il momento rinviato. Seehofer, esponente del Partito cristiano sociale (CSU), che fa parte della coalizione di governo assieme ai social-democratici (SPD) e ai cristiano democratici (CDU), si è detto disposto ad attendere due settimane prima di procedere ai respingimenti di quei migranti già registrati in un altro paese dell’UE o la cui domanda d’asilo è già stata respinta una volta in Germania.
Tutto dipenderà dalle proposte che scaturiranno in occasione del vertice del Consiglio europeo in programma il 28 e 29 giugno.
“La Cdu sostiene l’iniziativa del ministro dell’Interno di un masterplan sulla immigrazione”, ha detto lunedì la cancelliera a Berlino in una conferenza stampa. “Vogliamo rappresentare interessi tedeschi ed europei insieme. Non vogliamo agire in modo unilaterale e senza accordo”, ha ribadito spiegando l’accordo raggiunto con il ministro dell’interno.
“Non c’è ancora un accordo europeo sull’asilo” e ci vuole un’intesa con gli altri partner europei, ha detto Angela Merkel. “Per questo non si tratterà soltanto di dire cosa ci aspettiamo noi ma anche cosa gli altri ritengono necessario per loro”, ha aggiunto.
La cancelliera ha anche messo in guardia contro un “effetto domino” in tutta Europa nel caso in cui la Germania respingesse in modo ingiustificato i migranti alle sue frontiere.
“Auguriamo buona fortuna alla cancelliera”, ha dal canto suo dichiarato Ernst Seehofer, riferendosi appunto al vertice europeo di fine giugno.
Grosse Koalition a rischio
La CSU – frangia più a destra del governo di coalizione tedesco – vuole rendere più severa la politica migratoria nel paese, in vista in particolare delle elezioni regionali bavaresi in programma in ottobre. In questa regione che è il suo feudo, la CSU teme un’avanzata del partito d’estrema destra Alternativa per la Germania (AfD).
Senza il sostegno dei deputati della CSU, la CDU e i social-democratici dell’SPD non hanno la maggioranza al Bundestag.
La politica migratoria è uno dei temi che più divide i due partiti conservatori tedeschi. Nel 2015, ad esempio, la CSU si era opposta alla decisione della Merkel di lasciare entrare nel paese centinaia di migliaia di migranti.
E appena qualche giorno fa, Seehofer ha dichiarato che la Germania dovrebbe allearsi con l’Austria e l’Italia sulle politiche da portare avanti in materia di migrazione e di sicurezza.
L’analisi del corrispondente della RSI a Berlino:
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