L'arte del pizzaiolo napoletano fa parte del patrimonio culturale dell'Umanità Unesco. A Jeju (Corea del Sud) il comitato dell’organizzazione dell’ONU ha premiato all’unanimità la candidatura italiana, riconoscendo che la creatività alimentare della comunità napoletana è unica al mondo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
tvsvizzera/spal con RSI (TG del 7.12.2017)
“Il know-how culinario legato alla produzione della pizza – si legge nella motivazione della decisione -, che comprende gesti, canzoni, espressioni visuali, gergo locale, capacità di maneggiare l’impasto della pizza, esibirsi e condividere è un indiscutibile patrimonio culturale”.
I pizzaiuoli e i loro ospiti, evidenzia sempre la valutazione dell’agenzia dell’ONU, “si impegnano in un rito sociale, il cui bancone e il forno fungono da “palcoscenico” durante il processo di produzione della pizza. Ciò si verifica in un’atmosfera conviviale che comporta scambi costanti con gli ospiti”.
Per l’Unesco il celebre piatto della cucina italiana ha anche importanti risvolti sociali. “Partendo dai quartieri poveri di Napoli, la tradizione culinaria si è profondamente radicata nella vita quotidiana della comunità” e “per molti giovani praticanti, diventare pizzaiuolo rappresenta anche un modo per evitare la marginalità sociale”.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Una ricostruzione che passa anche dal palato
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Le prelibatezze che questa sera sono presenti qui, rappresentano l’eccellenza del nostro territorio, la nostra tradizione, la nostra cultura”, sottolinea Rinaldo Seca. Il giovane sindaco di Castelli, comune in provincia di Teramo duramente colpito dal sisma, non ha esitato a intraprendere la trasferta a Berna per presenziare a una serata organizzata a metà novembre dall’ambasciata…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Cresce il numero degli aspiranti cuochi Negli ultimi anni si è assistito a un boom di iscrizioni agli istituti professionali di enogastronomia e ospitalità alberghiera. Nell’anno scolastico 2014-2015 il numero di iscritti è salito a più di 52mila (il 9,3 per cento del totale nazionale), segnando un incremento di circa 10mila studenti rispetto all’anno scolastico…
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Italia la mamma è la mamma anche e soprattutto in cucina. E la conferma arriva anche dalla nuova guida Michelin 2015, in uscita mercoledì. Delle 110 “stellate” di tutto il mondo ben 47 sono donne chef italiane. Su tutte Nadia Santini del ristorante Dal Pescatore che conferma anche quest’anno le tre stelle. Conferme Presentata…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il tartufo è l’ingrediente più raffinato e costoso della cucina. Prodotto di culto del Grand Gourmet e dei buongustai, costosissimo, ricercato come l’oro, oggetto di traffici e mercati più o meno leciti. Oggi il boom esplode anche in Ticino, dove sono state scoperte quattro diverse specie di tartufo nero ed è nata la prima Associazione…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo chef modenese Bottura è saldo sul podio dei “super eroi della cucina mondiale” e detiene il titolo di “Miglior chef d’Europa”, ma cede il trono dei World’s 50 Best Restaurants a Humm dell’Eleven. Terzo si è classificato invece il catalano El Cellar de Can Roca a Girona. La cerimonia si è svolta a Melbourne,…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Porta l’alta gastronomia sulle strade e le piazze ticinesi, con uno speciale furgoncino. È lo chef Trevor Appignani che, dopo anni in ristoranti di prestigio, si è buttato in questa nuova iniziativa su quattro ruote. A prezzi accessibili. Chi dorme non piglia pesci, e per Trevor Appignani -che vuole tutto buono e fresco- non c’è…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.